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assistenza ragazzo in corrozzinaAnche la Presidente della Camera Boldrini appoggia la campagna che chiede di accelerare i tempi per l’approvazione di una legge per il dopo di noi

 

“E’ toccato a me, a noi”. E’ una frase, questa, che si sente spesso quando si parla di disabilità, di una disabilità che “capita” a una persona,  a una famiglia. Ma la disabilità è cosa che interessa tutti, è parte della società, e non è giusto pensarla come “peso” da sopportare soli.
 
Il discorso può sembrare buonista, ma non lo è. Una persona con disabilità è un elemento della collettività, e in essa va incluso, contato, considerato. Nella vita di tutti i giorni, spesso, la persona disabile è invece appannaggio semi esclusivo della famiglia, soprattutto in caso di gravi disabilità e relative esigenze assistenziali. Famiglia che se ne prende cura, famiglia che si occupa di sopperire anche le mancanze di uno Stato.

Famiglia che però non è eterna, con genitori, mariti, mogli che fin dal primo giorno hanno come chiodo fisso il “cosa ne sarà” del congiunto disabile o non autosufficiente: quando non ci saranno più chi potrà prendersene cura? I genitori muoiono, i fratelli – se ci sono – non è detto che possano o vogliano farlo. L’immensa e angosciante questione del dopo di noi è una spada di Damocle che ingiustamente e terribilmente mangia da dentro queste famiglie, già provate, già eroiche tutti i giorni. Famiglie che significa oltre due milioni e mezzo di italiani, giusto per dare un’idea in numeri.

Pretendere quindi che ci sia modo per i famigliari di guardare con serenità al futuro dei propri congiunti non autosufficienti è una richiesta di civilità, a uno Stato che non può non rispondere. Su questo fronte si dibatte da anni e da anni le famiglie si battono. Recentemente qualcosa si è finalmente mosso: a giugno è stata presentata una proposta di legge alla camera,  ora in discussione.

Primo passo importante, ma non basta ancora. Quello che si chiede ora è di FARE PRESTO. L’obiettivo ideale è quello dell’approdo a una legge entro il 3 dicembre prossimo, Giornata Internazionale della disabilità. La stessa Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha espresso il suo sostegno alla campagna lanciata su Change.org che spinge, appunto, per l’approvazione della proposta di legge. Così la Boldrini: “Mi auguro pertanto che l'iter del provvedimento proceda speditamente affinché si giunga in tempi brevi all'esame in Assemblea, anche alla luce del fatto che su di esso sono state raccolte migliaia di sottoscrizioni di sostegno da parte dei cittadini”.


La proposta di legge è appunto sostenuta da questa campagna on line, che conta già 70.000 firme, e che lancia lo slogan significativo “Me ne occuperò io – ce ne occuperemo noi”: la società – noi tutti - si prenda carico della questione.

 

 

Qui la campagna su change.org


IN DISABILI.COM:

 

LEGGE SUL DOPO DI NOI: BISOGNA FARE PRESTO!

 

DOPO DI NOI, ALLA CAMERA FINALMENTE AVVIATA LA DISCUSSIONE SULLA LEGGE

 

 

 

Francesca Martin

 

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