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Nel discorso del Presidente delle Repubblica in occasione della recente Giornata Internazione della Disabilità riferimenti al diritto di autodeterminazione della persona disabili, che deve essere supportata dalle istituzioni

 

In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, il Presidente della repubblica no solo  condanna le barriere che i disabili si trovano ad affrontare tutti i giorni, ma auspica un impegno a non lasciare indietro nessuno, famiglie comprese.

Voi dite che siamo diversi ma infondo, sapete, siamo tutti gli stessi. Noi come voi abbiamo voglia di fare! Anche noi di imparare e studiare! Ditemi quindi che pensate di fare, lottate con noi? O restate a guardare?” Queste le parole di un bambino non vedente, prima del discorso del Presidente della Repubblica Italiana nell'incontro con una delegazione dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e IAPB Italia presso Palazzo del Quirinale, tenutosi il 3 dicembre scorso in occasione della Giornata Internazione della Disabilità. “Non c’è cecità peggiore di chi chiude gli occhi di fronte alle difficoltà degli altri. Aiutare gli altri è un arricchimento della propria vita”, sono state le parole del Presidente.


 
Sempre il 3 dicembre, a Palazzo Montecitorio invece, durante la cerimonia in occasione della Giornata, il Capo dello Stato ha incontrato le diverse rappresentanze del mondo della disabilità. Questi alcuni stralci del suo intervento, riportati dall’Agenzia Agi.

L'impegno è di non lasciare sole le persone con disabilità e le loro famiglie” - va dritto al punto il Presidente, e spiega ciò che purtroppo tutti siamo a conoscenza nella quotidianità, ovvero la costante presenza delle “Troppe barriere ancora di ostacolo alla piena fruizione dei diritti di cittadinanza da parte di chi è portatore di una disabilità, sia essa fisica, mentale o relazionale”. Non dimentica i caregiver e le famiglie che sono parte integrante della comunità disabile alla quale serve, più che mai, supporto e aiuto. Il diritto alla vita non deve essere solo frutto della “fatica quotidiana dei singoli”, ricorda Mattarella, ma di un impegno di inclusione delle istituzioni, dei corpi intermedi al fine di “abbattere questi muri e far crollare le barriere, fisiche e culturali”. Parole importanti che fanno appello non solo alla comunità disabile, ma all'intera popolazione.

Importante anche il riferimento a ciò che fa di semplici persone veri cittadini e individui felici: bisogna “rispettare l'autodeterminazione delle persone con disabilità nelle scelte di organizzazione della propria esistenza” ovvero garantirne “l'inclusione nella scuola, nel lavoro e in tutte le attività in cui si esplica la personalità di ciascuno" , dichiara il Presidente. E prosegue affermando che “L'accesso al lavoro consente alla persona con disabilità di assicurarsi un'esistenza libera e pone le basi per la costruzione di un insieme di relazioni sociali” grazie anche alle nuove tecnologie che riescono a rendere l'esperienza professionale sempre più accessibile.

In conclusione il Presidente della Repubblica rivolge un pensiero alle famiglie delle persone con disabilità, le quali svolgono un “ruolo essenziale nell'aiutare i propri cari a superare le barriere di ogni giorno e per il peso, emotivo e spesso anche economico, di cui sono gravate".

In disabili.com

Mattarella sul volontariato, i giovani, le persone con disabilità

Il lavoro invisibile dei caregiver familiari che non possono ammalarsi o riposare

Foto di roma.corriere.it

Redazione

 

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