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simbolo di disabile formato da persone Velocizzare l'iter per l'approdo a una legge sul Dopo di noi deve essere l'obiettivo che riempia di concretezza tante buone intenzioni

Scrive da donna, donna disabile adulta  che è  "faticosamente autonoma", Ileana Argentin, "ma tutto questo non basta a mia madre e mio padre per non aver l'ansia del 'Dopo di noi'". In un appello che è un invito a cuore aperto ma anche una richiesta pressante, perché si faccia presto, la deputata Pd scrive e lancia una raccolta firme on line su Change.org affinchè Camera e Senato accelerino sul Dopo di Noi, la cui proposta di legge è in discussione.

Dopo di noi è il termine col quale abitualmente si identifica il periodo della vita di una persona non autosufficiente nel quale dovrà fare a meno del supporto dei familiari, perché questi non saranno più in grado di prendersene cura in quanto troppo anziani o deceduti. Il tema angoscia da sempre le famiglie con disabilità, che si preoccupano di cosa sarà dei loro congiunti, quando loro non ci saranno più. Il "noi" è quello delle mamme, dei papà, dei fratelli e dei parenti che quotidianamente sono il bastone su cui appoggia il congiunto disabile per condurre la propria vita ora: ma poi?

 A livello legislativo è necessario un intervento forte, netto, utile a dare un supporto e garanzie a milioni di famiglie che si trovano a dover fare i conti, oltre alle difficoltà quotidiane, anche con questa spada di Damocle che davvero non lascia scampo.

E se per smuovere le acque c'è bisogno di colpire le coscienze, la deputata Argentin ricorda che questa mancanza è un fardello che mangia le famiglie. Famiglie nelle quali talvolta non si vede via d'uscita altra che la morte, e le estreme conseguenze assumono la forma dei virgolettati di giornali che riportano frasi di genitori che uccidono figli perché loro stessi stanno perdendo le forze e li vogliono "portare con sé, almeno non soffriranno". Parla di persone che conosceva, Ileana Argentin, e quelle parole raggelano il sangue: "Sono già due mesi che Alessandro e Mariateresa non ci sono più. Sergio li ha uccisi, il 9 aprile. Aveva paura di morire e di lasciare solo Alessandro, suo figlio disabile, visto che alla mamma, Mariateresa, era stato diagnosticato un grave male."

E allora bisogna agire, ma come? Così la deputata: "La legge che ho proposto parte proprio da quest'ansia, a cui vuole dare una risposta, garantendo l'assistenza al disabile nella propria abitazione o il progressivo inserimento in comunità familiari e case famiglia. Perché ciò avvenga la legge prevede la costituzione di un fondo con risorse pubbliche e private che saranno gestite in base ai criteri della legge 328/2000. Sono previste agevolazioni fiscali per chi eroga risorse finalizzate al medesimo obiettivo e forme di defiscalizzazione".

Agire sì, e agire subito. Rivolgendosi direttamente ai Presidenti di Camera e Senato e ai Capigruppo di tutti i partiti per velocizzare il più possibile l'iter di questa norma, la Argentin si pone l'obiettivo del 3 dicembre prossimo, Giornata Internazionale della disabilità. Sarebbe un modo, finalmente, di far parlare i fatti e non solo le parole e le buone intenzioni, riempiendo di significato un giorno altrimenti vuoto.

Intanto l'appello on line ha già raggiunto e superato le 40.000 firme, e di certo non ci fermeremo qui.


Per approfondire

L'appello di Ileana Argentin per il Dopo di Noi

IN DISABILI.COM:

DOPO DI NOI, ALLA CAMERA FINALMENTE AVVIATA LA DISCUSSIONE SULLA LEGGE

IL TRUST DISABILI PER IL DOPO DI NOI

Redazione



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