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medico di spalle con stetoscopio in mano
Oltre 55 città italiane parteciperanno alla iniziativa, con gazebo informativi e iniziative di sensibilizzazione


Si stima che almeno dodici milioni di persone in Italia (ovvero il 20% dell'intera popolazione attiva) soffra di una "malattia" che ancora si fa fatica a diagnostica e curare: si tratta del dolore. Mal di schiena, dolore alle articolazioni, dolore oncologico‑¬¦sono molti i tipi di dolore cronico, che compromettono pesantemente la qualità della vita di chi ne soffre, con ricadute anche in costi sociali e sanitari.

La cosa importante, è che il dolore cronico può essere curato, e di fondamentale importanza è l'informazione ai cittadini sulle terapie e i centri specialistici in grado di fornire aiuto e sollievo, ma anche rendere gli stessi pazienti consapevoli dei loro diritti, come stabilito dalla legge 38/2010.

Con questo scopo, quindi, si terrà il 13 ottobre prossimo la seconda Giornata nazionale contro il dolore, promossa con il patrocinio del ministero della Salute e con il sostegno di Melinda, organizzata da Fondazione ISAL. Nel corso di "Cento città contro il dolore" si cercherà quindi di far luce sulla "sofferenza dimenticata", attraverso iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle principali piazze italiane e non solo: da Roma a Milano, da Cosenza a Torino, da Agrigento a Cagliari, su fino a Trento e Udine, con puntate anche oltre confine a Londra, in Argentina e in Ecuador.

In ciascuna delle oltre 55 piazze d'Italia troverete un gazebo in cui volontari e medici in camice bianco vi daranno tutte le informazioni sul dolore cronico, su come e dove curarlo. Nell'occasione, si distribuirà anche un questionario per testate la conoscenza e l'applicazione della legge 38/2010 sull'accesso alla terapia del dolore tra i cittadini.

Soddisfazione per l'istituzione di questa seconda Giornata del dolore, è stata espressa dal  professor William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL: "Con l'adesione di Inghilterra e sud America la nostra rete di solidarietà contro il dolore diventa internazionale" - che continua - Il dolore, di qualsiasi natura sia, non va sopportato, ma trattato. Con la Giornata nazionale vogliamo porre fine all'indifferenza, chiedendo che si estendano concretamente su tutto il territorio e senza distinzioni i principi sanciti dalla legge 38".


PER INFO:

Fondazione Isal


PER APPROFONDIRE:

Il testo della legge 30 del 2010
 

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Redazione




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