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La possibilità di devolvere ferie solidali a colleghi che debbano occuparsi di figli malati o con disabilità è prevista dalla legge

Sembra una favola di Natale, ma è una storia reale, nella sua crudezza come nella sua bellezza. Riporta il Giornale di Vicenza la vicenda della mamma di una bambina di sei anni con grave disabilità che, di fronte alla necessità di richiedere l’aspettativa dal lavoro per assistere la piccola, dopo aver esaurito tutte le ferie, i permessi e il congedo da legge 104, ha ricevuto un inaspettato dono che le farà riprendere il fiato.  

I suoi colleghi hanno deciso di devolvere a lei alcuni giorni delle loro ferie per poter seguire la sua bambina: questa mamma di Marostica potrà così contare  su 198 giorni di ferie: dieci mesi senza perdere il posto di lavoro, e ricevendo il regolare stipendio.
Un centinaio di dipendenti dell’azienda, nella quale la donna lavora da nove anni, prima come operatore a bordo macchina prima e poi come aiuto magazziniere, hanno rinunciato – chi ad un giorno, chi addirittura ad una settimana delle proprie ferie - per farle questo regalo, al quale la stessa azienda ha aggiunto un’ulteriore settimana.

La donna potrà così dedicarsi alla sua bambina contando sul suo stipendio, grazie alla solidarietà di colleghi – Tanti dei quali neanche  li conosco, perché l’azienda è molto grande – dichiara al Giornale di Vicenza la donna.
È stata la direzione a farsi portavoce in azienda dell’iniziativa, appendendo in bacheca una comunicazione in cui spiegava ai dipendenti come partecipare alla colletta. La possibilità di devolvere alcune ferie a colleghi che debbano assistere figli malati o con disabilità, lo ricordiamo, è prevista dalla legge – introdotta con il Jobs Act.

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