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logoPer combattere i tumori del sangue un giorno non basta, ma può fare molto

Su proposta del Ministero della Salute, indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nasce il 21 giugno del 2006, la "Giornata Nazionale per la lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma".
L'iniziativa sottolinea l'importanza che la ricerca scientifica riveste nel campo dei tumori del sangue, perché molte vite ricominciano dalla ricerca.
Oggi, in occasione della quarta ricorrenza di questa giornata particolare, possiamo dire che la cura di leucemie, linfomi e mieloma sta vivendo un "momento magico". Negli ultimi anni i risultati straordinari della ricerca, con terapie sempre più efficaci - compreso il trapianto di cellule staminali - e i farmaci "intelligenti", hanno reso queste malattie sempre più curabili Questo risultato non è però sufficiente: obiettivo della ricerca è di poter aumentare non solo la durata, ma anche la qualità della vita e la percentuale di guarigioni.

Posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, "La Giornata" è volta a promuovere attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà in tutta Italia, l'attenzione e l'informazione sulle malattie ematologiche.
Obiettivo della Giornata Nazionale è però anche quello di dare voce al paziente ematologico, capirne le difficoltà e fornire delle risposte concrete ai suoi bisogni, per garantirgli le migliori condizioni di vita possibili.

Quest'anno la giornata sarà particolarmente importante sia per l'AIL nazionale, che festeggia anche i suoi quarant'anni, sia per l'AIL di Pescara che con l'occasione inaugura la Casa di accoglienza, sita in Via Rigopiano e intitolata a "Giuseppe Ferrigni", volontario esemplare e Presidente Onorario alla memoria di AIL Pescara o.n.l.u.s..

"Una qualità di vita accettabile comporta anche una maggiore durata di vita: sappiamo che un miglioramento della qualità di vita può tradursi anche in un miglioramento dell'efficacia e della risposta alle cure", afferma Franco Mandelli, illustre ematologo e Presidente dell'AIL e aggiunge: "L'assistenza domiciliare è fondamentale: noi sappiamo che la qualità di vita dei pazienti curati a casa è incomparabilmente superiore rispetto a quella di chi è ricoverato in ospedale". Per questo l'AIL si è impegnata in un obiettivo ambizioso: assicurare l'assistenza domiciliare a tutti i pazienti in cura presso le strutture ematologiche di Roma, compresi i pazienti che non hanno casa o persone che possano assisterli in casa."

Nella pagina dedicata del sito dell'AIL è possibile reperire tutti gli appuntamenti e incontri di sensibilizzazione che l'associazione organizza in molte città italiane.


INFO:
www.ail.it
www.ailpescara.com


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Alessandra Babetto

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