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FORNERO BALDUZZI SALVATORE USALAMercoledì scorso i ministri Fornero e Brunetta hanno incontrato Salvatore Usala, del Comitato 16 Novembre Onlus, per sentire le richieste e le proposte dei disabili gravi al Governo italiano

Promessa mantenuta, dunque, quella dei ministri del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero e della Salute, Renato Balduzzi, di incontrare una rappresentanza del Comitato 16 Novembre Onlus, formata da disabili gravissimi. La promessa era arrivata sabato scorso, quando i disabili erano già al settimo giorno di sciopero della fame, indetto per chiedere al Governo di non essere lasciati soli. Dopo la promessa di un incontro, lo sciopero è stato interrotto, e il 31 ottobre i ministri hanno tenuto fede all'impegno, incontrando in Sardegna il segretario del Coordinamento, Salvatore Usala. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato:

Come Comitato 16 Novembre abbiamo incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali,  Elsa Fornero e il Ministro della Salute Renato Balduzzi. L'incontro è stato cordiale ed altamente  tecnico, di alto livello, chi si aspettava una visita caritatevole è rimasto deluso. Abbiamo iniziato col  presentare le nostre richieste (vedi in calce). Dalle nostre proposte è partito un vero confronto.

Abbiamo inoltre presentato il modello "Sardegna" funzionante da 10 anni con dati consolidati e documentati da dossier preparato da Marco Espa. Sono rimasti sorpresi, oserei dire spiazzati, hanno  apprezzato e chiesto dati ufficiali al Presidente  Regione Sardegna, Ugo Cappellacci ed all'Assessore  Sanità e Politiche Sociali, Simona De Francisci. Gli Amministratori Sardi hanno dato piena  disponibilità ad illustrare in Conferenza Stato Regioni, dati alla mano, le peculiarità del modello sardo
ed i consistenti risparmi dell'assistenza indiretta con finanziamenti alle famiglie. 


La posizione dei Ministri è semplice: c'è una legge (spending review, art.23, comma 8, 658 milioni) che dice che in via prevalente devono essere utilizzati per la non autosufficienza, prioritariamente per  le gravi disabilità . In italiano prevalente di 658  è almeno 330, si evince che saranno stanziati 350  milioni. Spetterà al governo emendare il disegno di legge di stabilità stabilendo che nel fondo  Catricalà di 900 milioni 350 sono per la non autosufficienza. (Il fondo Catricalà ha assorbito i 658 milioni citati).

Hanno chiesto 20 giorni di tempo per produrre atti, siamo certi dell'impegno dei Ministri, hanno  piena fiducia. Il Comitato aspetterà il 20 novembre, se non avremmo risposte 100 malati  riprenderanno la protesta con azioni eclatanti ed estreme, siamo certi che non ci sarà bisogno, Elsa  e Renato manterranno l'impegno.

Il segretario
Salvatore Usala

Segue poi un'ulteriore precisazione:

Carissimi Ministri,
un grazie di cuore per questa visita che, oltre che gradita, spero sia produttiva. Penso che questo  incontro passerà alla storia per il Vostro gesto Nobile. Questo Governo viene visto come un tosaerba  che taglia senza scrupoli: con questo gesto dimostrate di essere vicino alla gente.  Ora vediamo di non deludere le aspettative di tanti disabili gravi. Spero vivamente che abbiate
ottenuto carta bianca dal Presidente Monti, pur con determinati limiti.

Così poi ribadiscono le proprie richieste:

a) Incremento del fondo non autosufficienza di 400 milioni da utilizzare in via prevalente e  prioritariamente per i disabili gravissimi, chiaramente esente reddito ISEE.
b) Utilizzare i fondi per finanziare l'assistenza indiretta con contributi diretti alle famiglie per i  Piani Assistenziali Individualizzati,(PAI) strutturati in concerto tra le parti.
c) Prevedere una compartecipazione economica delle Regioni in misura di un terzo dei PAI,  portando così il totale utile a 600 milioni. (Molte Regioni non spendono nulla o poco per le  Politiche Sociali)
d) Predisporre un atto legislativo di riduzione del 5% dei posti in RSA a carico del servizio  sanitario regionale. Per invogliare i pazienti al rientro al domicilio prevedere un contributo  di 30.000€š¬. Con tale provvedimento si può prevedere un risparmio di almeno 600 milioni.
e) I risparmi di cui al punto d verranno utilizzati per l'assistenza socio sanitaria dei disabili  meno gravi con procedure di cui ai punti precedenti.
f) Studiare un riparto fra Regioni in funzione dell'incidenza e non della densità abitativa. Una  proposta potrebbe essere di dare anticipi e saldi a presentazione dei piani finanziati in  funzione della stadiazione.
g) Studiare la fattibilità del nostro progetto "RESTARE A CASA" che riporta diversi punti  sopra riportati che si ispira ad una pratica consolidata in Sardegna da 6 anni.
Aggiungiamo che vorremo un provvedimento strutturale di finanziamento del fondo non  autosufficienza. Non è pensabile non dare certezze  minime a chi è disperato. Non possiamo fare  azioni eclatanti ogni anno per bisogni esistenziali imprescindibili, in attesa di un piano organico per la  disabilità ed i nuovi LEA che ci saranno nella prossima legislatura.


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Redazione

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