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seminare_piantareA Trieste cinque ragazzi con disagio psichico hanno dato il via a questa sperimentazione


TRIESTE ‑¬â€˜ E’ nata ufficialmente negli Stati Uniti, si è propagandata molto in Inghilterra ma pure in Canada e Giappone, mentre in Italia sta muovendo i suoi primi passi, dando già veri frutti, non solo da mordere. L’Ortoterapia ora è una realtà , una via per aspirare a miglioramenti psichici e guarigioni dell’animo attraverso semplici modalità di coltivazione e giardinaggio. Consigliata a molti, indirizzata soprattutto a soggetti disabili.
Lo sa bene Pier Paolo Giordano, educatore 45enne in forza alla Cooperativa €˜La Quercia‑¬ di Trieste, tra i protagonisti di un progetto nato sulla base di un ciclo di formazione indetto dalla Onlus €˜Le Strade dell’Amore‑¬ presieduta da Rita Carrino e poi articolato in un percorso attuato sotto l’egida comunale del Sap ( Servizio alla Persona), all’interno de €˜Il Cenacolo‑¬, una comunità ‑¬â€˜ famiglia dotata di una piccola area verde nei pressi di Strada per Longera. Quell’area è divenuta prima oasi poi giardino, sino a divenire un laboratorio attuale di cambiamenti che non hanno coinvolto solo foglie o radici. Pier Paolo Giordano, assieme a Giuseppe, Fulvio, Francesco, Michele e Alessandro, cinque ragazzi affetti da diverse forme di disagio, per mesi hanno lavorato assieme respirando semi, rastrelli, vasi e pale.
Hanno conosciuto la terra e (ri)scoperto il linguaggio più antico, quello della natura: «Agli inizi ci siamo limitati a semplici forme di giardinaggio e non potevamo fare veramente altro ‑¬â€˜ racconta l’educatore Pier Paolo Giordano ‑¬â€˜ ma via via il discorso si è fatto più intenso, i ragazzi sono stati coinvolti e hanno voluto estendere la pratica e la conoscenza dell’ortoterapia, approfondendo altre forme di coltivazione». Passo non facile ma fruttuoso, letteralmente. Dall’attività dei sei novelli alfieri della semina sono maturati pomodori, zucchine, lattuga, fagiolini e abbondante rucola, prodotti tra l’altro già al centro delle libagioni consumate sul desco de ‑¬Il Cenacolo‑¬. Aveva il senso della sperimentazione, e ora pare possa diventare un vero percorso. Al pari di altre analoghe vie, come la €˜Pet Terapy‑¬, l’Ortoterapia ammette il tatto e il contatto ma promuove inoltre attenzione e manualità , persino gioco di squadra, facendo del sostegno altrui un modo per curare se stessi.

Un solo problema: i teatri di azione. L’Ortoterapia necessita di zone forse difficili da reperire in aree urbane e per questo le opportunità sono ancora rare, almeno per poter estendere il discorso su vasta scala. In tale ottica qualcosa si sta muovendo. L’idea dei cultori dell’Ortoterapia legati alla Cooperativa €˜La Quercia‑¬ è quella di fertilizzare il progetto, sfruttando i ritagli di verde che la città offre ma che molti ignorano, setacciando una mappa cittadina ancora tutta disegnare.

Una cosa è certa. Il fatidico solco è stato realmente tracciato. Giuseppe, Fulvio, Francesco, Michele e Alessandro sono pronti per una nuova stagione di semina.

Fonte: Il Piccolo ‑¬â‚¬ 07 agosto 2010

Per info

Ass.Il Cenacolo
Strada per Longera 1
34128 Trieste
Telefono: (+39) 0405700034

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