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sagoma di donna che spinge una persona in carrozzinaL'Europa ha dato audizione ai rappresentanti delle famiglie delle persone disabili italiane, e incalza il nostro Governo

I caregiver familiari italiani - coloro che si occupano a tempo pieno dell'assistenza dei loro familiari non autosufficienti - sperano che sia finalmente la volta buona. Da sempre denunciano la mancanza di attenzione, da parte del Governo, allo sforzo assistenziale che essi destinano ai loro congiunti, sopperendo spesso a mancanze dello Stato. Assistere un proprio congiunto gravemente disabile, significa, nel concreto, rinunciare a una vita sociale, a un lavoro remunerato, al tempo libero, spesso addirittura alla propria salute. Vedere riconosciuto il proprio lavoro, con tutele previdenziali in primis, è la richiesta che i caregiver italiani hanno quindi portato in Europa, dopo l'indifferenza del nostro Paese.

Forti di una petizione che ha raccolto oltre 39mila firme, i promotori (capitanati dal Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili), hanno nei giorni scorsi incassato la prima vittoria a Bruxelles, dove sono stati ascoltati dalla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo che, dopo una discussione anche dibattuta (qui sotto il video), ha deciso di inviare al Governo italiano un sollecito per la soluzione della questione, trasferendo all'Italia le buone pratiche già in atto in molti Paesi europei, dove questa figura è riconosciuta. https://www.youtube.com/watch?v=M4W_UE-UARU


Per info:

http://la-cura-invisibile.blogspot.it


In disabili.com:

La vita da reclusi in casa dei familiari che assistono un caro gravemente disabile

Cosa significa essere fratelli e sorelle di persone con disabilità
 
Redazione


**articolo modificato in data 29/09/2015**

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