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anziano di spalle L'età media nel nostro paese è in aumento e l'offerta assistenziale è inadeguata. Come scegliere al meglio la struttura residenziale per un anziano non autosufficiente? Ecco il decalogo di cosa verificare

L'Italia è un paese che invecchia.
Nel 1951 gli over 65 erano l'8% della popolazione, oggi sono oltre il 20% e nel 2050 supereranno il 34%: sono questi gli inequivocabili dati raccolti da Ragioneria generale dello Stato e Istat per il rapporto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali realizzato ad inizio 2012.
A fronte di una situazione tanto apparentemente irreversibile l'Auser-Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà si è chiesta se le strutture dedicate all'assistenza degli anziani non autosufficienti del nostro paese, stimate in un numero di circa 6.715, siano adeguate ad accogliere nella maniera più adeguata la "domanda" in aumento.

In base ai più recenti dati in Italia sono presenti circa 240 mila posti letto residenziali e semiresidenziali mentre il fabbisogno rilevato dalla Commissione nazionale per la definizione e l'aggiornamento dei LEA viene stimato in di 496 mila posti. L'Assistenza domiciliare integrata viene erogata a circa 527 mila  anziani, una quota assai inferiore al fabbisogno rilevato e pari a circa 870.000 assistiti (per almeno 8 ore a settimana, come da valori internazionali). 

La disponibilità di posti letto nelle strutture sanitarie residenziali risulta concentrata per l'80,1% al Nord. Per quel che riguarda i posti letto dedicati ai soli anziani, invece, il gap tra le regioni del nord e quelle del centro e del sud è ancora più evidente con una concentrazione dell'84,3% nel settentrione.
Allarmanti i dati del Centro che vedono una disponibilità di 76,3 posti ogni 10.000 anziani residenti ma ancora peggiore è la situazione del Sud con 16,8 posti ogni 10.000 anziani residenti.

Risulta evidente dunque come le famiglie siano lasciate sempre più spesso sole ad affrontare i problemi di cura e a compensare i servizi di assistenza a lungo termine forniti dagli enti territoriali in modo limitato, frammentato, disomogeneo e concentrati in alcune regioni.

Per cercare di aiutare e guidare le famiglie costrette a far fronte alla complicata gestione di un anziano non autosufficiente l'Auser ha stilato un decalogo contenente cosa è necessario verificare per scegliere al meglio una Casa di Riposo, o RSA- Residenza Sanitaria Assistenziale.
Lo riportiamo di seguito:
  1.   La struttura per poter esercitare l'attività socio-sanitaria deve essere in possesso delle  autorizzazioni  ed operare in regime di accreditamento.
  2.  Verificare la presenza della struttura negli elenchi regionali o comunali di competenza.
  3.   Nel caso di anziano non autosufficiente, quando esso  ha difficoltà a vivere nella propria abitazione, non ha cure oppure le cure fornite da altri servizi non sono più sufficienti, può rivolgersi in prima persona o tramite un familiare direttamente alla RSA o in altra struttura specializzata nella quale intende essere assistito. Le strutture RSA convenzionate con l'Asl consentono di ridurre i costi per l'utenza, in quanto in genere è prevista a carico della persona ospite una partecipazione ai costi sociali e alberghieri, mentre la Regione paga la quota sanitaria (la compartecipazione ai costi varia da regione a regione). Qualora la persona interessata non fosse in grado di sostenere i costi del ricovero presso le RSA, può rivolgersi all'assistente sociale del Comune di residenza per avere tutte le indicazioni del caso, che gli verranno fornite sulla base delle norme regionali vigenti al momento della richiesta.
  4.  Occorre accertarsi che al momento dell'ingresso nelle RSA l'ospite sia oggetto di una valutazione da parte dei medici della struttura e venga predisposto un Piano di Assistenza Individuale nel quale devono essere fornite tutte le indicazioni su quanto c'è da fare per garantire un'assistenza appropriata secondo i bisogni della persona. Ciò significa che il personale della RSA si prenderà cura della persona seguendo le indicazioni contenute nel Piano. 
  5.  Ogni Casa di Riposo ed RSA deve fornire la Carta dei Servizi, nella quale sono indicati tutte le informazioni sulle prestazioni previste, sui servizi offerti e le specifiche dettagliate delle rette. Occorre accertarsi che la Carta dei Servizi sia stata approvata recentemente, fornisca informazioni sull'ubicazione della struttura e sui mezzi di trasporto idonei a raggiungerla, sulla presenza di servizi "a richiesta" e di costi aggiuntivi per l'utenza, su come l'ospite e la propria famiglia possono presentare eventuali reclami in merito alla conduzione della RSA. È preferibile scegliere una RSA o Casa di Riposo che indichi gli standard generali e specifici delle prestazione rese all'utenza come obiettivi di qualità . È importante inoltre che i responsabili della struttura consentano all'ospite di fare eventuali "rientri" temporanei nel proprio domicilio.   
  6.  L'ubicazione della Casa di Riposo/RSA è molto importante. Una struttura troppo periferica e lontana, costringe l'anziano ad una sorta di "migrazione" forzata con pesanti conseguenze sul piano psichico. 
  7. Occorre accertarsi della  tipologia di figure professionali medico infermieristiche presenti nella struttura e sulle modalità della loro presenza.
  8.  Il servizio di mensa e refezione deve poter fornire pasti adeguati alle esigenze nutrizionali di utenti anziani. È importante informarsi sulla possibilità per l'ospite di ricevere assistenza al pasto. 
  9.  Le strutture possono fornire anche un servizio religioso, di solito molto apprezzato dagli anziani.
  10.  Il volontariato del territorio che ha accesso alla struttura è un aspetto molto importante, fornisce attività di intrattenimento e socializzazione ed è una presenza attenta e costante di monitoraggio. Rapporti aperti e collaborativi della Casa di Riposo/RSA con  la comunità locale sono indice di trasparenza.

PER INFO:


http://www.auser.it


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Alessandra Babetto


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