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La tutela normativa della Legge 67/2016 e le attività delle associazioni

(Publiredazionale)

Abbiamo visto di recente che lo strumento normativo che raccoglie le tutele giudiziarie delle persone disabili vittime di discriminazioni è la Legge 67 del 21 marzo 2016, la domanda successiva che giunge spontanea è: chi è autorizzato a far valere la suddetta legge? È sempre obbligatorio ricorrere alle vie legali di fronte a una discriminazione? Cioè, in parole povere, a chi bisogna rivolgersi se un disabile viene trattato male?

Per maltrattamento, in questo caso, non vogliamo intendere soltanto quello fisico, che pure resta l’apice più grave di discriminazione nei confronti di chi è indifeso, ma qualsiasi situazione di disparità nei confronti di chi ha abilità inferiori o differenti rispetto ai cosiddetti normodotati. Ciò significa che, ai sensi della normativa, anche, per esempio, la mancata installazione di un montascale a pedana che consenta l’accesso a un edificio pubblico rappresenta una discriminazione che può essere impugnata legalmente.

Parlando di attori legittimati ad affiancare il disabile discriminato in fase di azione legale, l’Art. 4 della Legge 67 stabilisce che sono legittimati ad agire (in forza di delega rilasciata per atto pubblico o per scrittura privata autenticata a pena di nullità) in nome e per conto del soggetto passivo della discriminazione, le associazioni e gli enti individuati con decreto del Ministro per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sulla base della finalità statutaria e della stabilità dell'organizzazione.
Tali enti e associazioni possono intervenire nei giudizi per danno subìto dalle persone con disabilità e ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti lesivi degli interessi delle persone stesse, anche quando la discriminazione assuma carattere collettivo.

Nonostante, a 13 anni dall’entrata in vigore, i dati di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità dimostrino come la Legge 67 sia ancora applicata troppo poco nei tribunali italiani, esistono alcuni istituti di riferimento a cui è possibile rivolgersi in caso di discriminazione subita da un disabile.

L’ANMIC-Associazione Italiana Mutilati e Invalidi Civili, che ne suoi oltre 60 anni di vita ha promosso e contribuito a conquistare tutte le leggi che attualmente operano a favore della categoria e oggi ne difende l’applicazione, sia sul piano sindacale che su quello operativo e legislativo, dal 2016 ha attivato il numero verde antidiscriminazione, con l’obiettivo di offrire un punto di riferimento e una risposta concreta a tutte quelle persone che giornalmente vivono la loro condizione di disabilità con difficoltà a causa non soltanto per le proprie patologie, ma soprattutto per il pregiudizio e le limitazioni poste dalla collettività e dal sistema.

A questo si aggiunge il tribunale dei diritti dei disabili, voluto da Anffas Onlus e della Nazionale italiana Magistrati e attivo dal 1999, che persegue lo scopo di fornire un aiuto concreto di natura giurisprudenziale alle persone con disabilità ed alle loro famiglie.

La stessa LEDHA, in fine, attraverso il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi, si occupa di contrastare, attraverso un'attività legale, tutte le barriere, sia quelle già oggi sanzionate dalla legge, che quelle che sono ancora, e per il momento, meno riconoscibili. IL CAFB, infatti, offre ai disabili e a tutti coloro che desiderano denunciare un episodio discriminatorio di cui sono stati testimoni: ascolto, informazione e consulenza, presa in carico stragiudiziale per contrastare le situazioni di discriminazione fondata sulla disabilità e sostegno a ricorsi anti-discriminatori che potranno coinvolgere direttamente anche LEDHA.


PER APPROFONDIRE:

Testo completo della Legge 67/2006

ANMIC-Associazione Italiana Mutilati e Invalidi Civili

Anffass Onlus

LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità


IN DISABILI.COM:

Tutela anti discriminazioni nei confronti dei disabili: la Legge 67/2006

Discriminazione delle persone con disabilità: la legge c’è ma è applicata poco

Discriminazioni contro disabili: il numero verde per le segnalazioni


Redazione

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