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L'intervista è comparsa su Repubblica, la settimana scorsa.
Pagine della cultura, inchiesta dal titolo "Nati prima del tempo".
Interessante: tre pagine di esperienze di famiglie che hanno vissuto l'esperienza di bambini nati molto prematuri.
Il commento finale è affidato, in poche domande, al "medico protagonista di un caso simbolo", come è annunciato nell'occhiello.
Cioè Giampaolo Donzelli, ex direttore di terapia intensiva neonatale dell'ospedale Meyer di Firenze.
Quindici anni fa fu protagonista di una nascita che fece scalpore: una nascita di 23 settimane, con il piccolo che pesava solo 390 grammi.

Repubblica lo intervista, appunto, a distanza di quindici anni.
Titolo (e già qui...): "Lo salvai, ma oggi è cieco ecco perchè non lo rifarei".
Ma chi ha un po' di dimestichezza con giornali e giornalisti sa di non dover far troppo conto sui titoli.
Leggiamo allora il testo, che non è comparso nell'edizione on line della prestigiosa testata.

"Eravamo entusiasti per il risultato. Poi a distanza di tempo quel bimbo è diventato cieco, ha sviluppato difficoltà motorie, cognitive e relazionali. [...] Mi sono chiesto a lungo se in quell'occasione ho fatto il mio dovere di dottore e continuo ad interrogarmi sulle capacità della medicina di fronte a questi casi, su quando bisogna fare le terapie e quando è necessario evitarle perchè non servono. Ho cambiato idea sulla rianimazione di neonati così prematuri".
L'intervista prosegue su questa falsariga.

Del tema ce ne siamo occupati anche con l'articolo uscito ieri, che propone l'intervento di una madre, presidente di un'associazione di bambini nati pretermine.

Proviamo a mettere di seguito alcune domande, che dispiacerebbe andassero lasciate sotto silenzio.
Vale meno la vita di quel bambino, solo perchè è disabile?
Chi fa una valutazione di questo genere?
Chi cioè decide se vale la pena rianimare, o sostenere la vita del bambino pretermine, oppure fare a meno?
E' doveroso che ci si interroghi, come fa il medico intervistato da Repubblica.
Ma la discriminante è la disabilità o meno del bambino?

La discussione è lanciata anche nel forum, a questo indirizzo.

INFO:

Sull'argomento vedi anche questo articolo:
“BIMBI PRETERMINE, NON STRUMENTALIZZIAMO”

Si veda pure questi interventi:
'DISABILITA' E BIOETICA': NON TUTTO CIO' CHE SI PUO' FARE VA FATTO

LA SORDITA' DEI NEONATI SI PUO' CURARE


[Alberto Friso]

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