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Parte dall’Umbria la ricerca sulla riabilitazione, a livello nazionale e pure oltre. Dal polo di formazione e riabilitazione dell’Istituto Serafico di Assisi, e con la mobilitazione dell’UICiechi (unione italiana ciechi) di Perugia, una tre-giorni internazionale farà il punto sulle neuroscienze in continuo progresso, e sulla riabilitazione dei soggetti affetti da pluridisabilità.

Se ne parlerà, appunto ad Assisi, dal 28 febbraio al 1 marzo, nel Congresso “Disabilità sensoriali plurime: etica, legislazione, management e prospettive”.
La riabilitazione come disciplina da riorganizzare in Italia e da rivalutare come fattore chiave, sarà l’oggetto del Congresso internazionale, che, per la prima volta, richiamerà esperti di livello nazionale ed europeo per fare il punto sulla situazione. Uno sforzo organizzativo enorme, realizzato grazie al lavoro di mesi dell’UIC e dei suoi portavoce locali, Giuliano Ciani in testa.

Un tema, quello della riabilitazione della pluridisabilità, che interessa un target molto più vasto di quanto si pensi: dalle stime, circa il 25% dei 30mila bambini ciechi in Italia è colpito da altre minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali. Soprattutto i Paesi sviluppati, paradossalmente, sono colpiti dal fenomeno ‘pluridisabilità’: col progresso sanitario e la prevenzione delle malattie trasmissibili e della mortalità infantile, aumentano, di contro, i casi di pluridisabilità.

Le potenzialità della riabilitazione hanno - secondo il presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Tommaso Daniele - un risvolto politico: “perché se la diagnosi non è più una sentenza irreversibile, se si può evitare l’emarginazione” commenta Daniele, presidente del Congresso “si riaffermano il diritto alla salute dell’individuo e a un’integrazione sociale”. Proprio sul fronte politico l’Unione è da anni mobilitata, e il Congresso del 28, diverso da tutte le altre iniziative per il forte taglio scientifico, punterà, rimarca Daniele, a “gettare un sasso nello stagno, in una società che ancor oggi rimuove. Le famiglie dei pluridisabili rinunciano a priori, le Istituzioni lamentano le scarse risorse”. La legislazione italiana sarebbe avanzata, anche superiore ad altri Paesi UE, ma le tutele resterebbero solo sulla carta.

Le neuroscienze, dal canto loro, hanno fatto passi da gigante innegabili. Studiosi da tutta l’UE, dal Giappone, dagli Usa interverranno alla tre giorni di Assisi, promossa insieme all’Istituto Serafico, polo d’eccellenza a livello nazionale, alla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, all’I.Ri.Fo.R; col patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Assisi, S.I.M.F.E.R.
A riprova dell’alto livello scientifico, crediti formativi saranno rilasciati per fisiatri, neurologi, neurospichiatri infantili, pediatri, logopedisti, fisioterapisti, terapisti della neuro e psicomotricità.

Ma ci sarà, comunque, spazio anche per la politica, con la presenza degli ex Ministri Ferrero e Turco, di parlamentari (Marina Sereni), delle autorità locali (gli assessori Maria Prodi, Maurizio Rosi, Damiano Stufara, il sindaco Ricci).

Al convegno di Assisi ”Disabilità sensoriali plurime: etica, legislazione, management e prospettive” interverranno, tra gli altri, Enrico Castelli, coordinatore del Dipartimento Riabilitazione Pediatrica del Bambin Gesù di Roma, Michele Fortunato, oftalmologo dello stesso Bambin Gesù; Raffaele Gimigliano, Direttore della Cattedra di medicina Fisica e Riabilitativa 2° Università di Napoli; Gianfranco Megna, Direttore della cattedra di medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Bari, nonché Presidente del Comitato etico-scientifico dell’istituto Serafico di Assisi.

INFO:

Il sito dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti

Il sito dell'Istituto Serafico di Assisi

[Redazione

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