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Un referendum dai temi delicati, quello del 12 e 13 giugno. Che coinvolge etica, scienza e medicina. Quella medicina che potrebbe cambiare la vita di parecchi disabili. Sono loro, probabilmente, a volere - e a dovere – esprimere il loro giudizio circa quei quattro quesiti referendari. Molti lo faranno, tanti non potranno.
Per molti il diritto al voto sarà infatti garantito da una serie di servizi che li accompagnerà fino all'entrata del seggio. Altri saranno costretti a casa, forse su un letto. Perchè nessuno ha pensato a far rispettare i loro diritti.
 
Sono circa 100mila i disabili "intrasportabili" in Italia. Elettori per i quali la legge prevede misure di voto domiciliari. Il dato risale a ben cinque anni fa (l'indifferenza da parte della classe politica inizia già dal mancato rilevamento statistico?), quindi ora il numero potrebbe essere anche maggiore.
In realtà solo chi può recarsi materialmente al seggio può esercitare il suo diritto, nonostante vi sia l'art 29 della legge 104 che obbliga lo Stato a prevedere tutte le misure necessarie per consentire a tutti di votare.
Eppure, ci sarebbe la possibilità di garantire a tutti questo diritto. Si potrebbe pensare ad un "seggio mobile" a domicilio, o ad un voto per corrispondenza come avviene all'estero. O, ancora, ad un voto elettronico: una soluzione che, date le ultime tecnologie, non sarebbe così difficile da realizzare e sostituirebbe, finalmente, i vecchi e artigianali meccanismi di voto.
Molti si stanno già dando da fare: il quotidiano romano Romaone.it, per esempio, insieme al Comune di Roma e ai Radicali hanno lanciato una petizione, per fare chiarezza; e per chiedere al Ministero dell'Interno di stabilire le modalità e i mezzi per assicurare a queste persone il diritto di votare.
Risolvere questo deficit di democrazia è importante per ogni confronto elettorale - espressione esso stesso di democrazia. E lo è soprattutto oggi, dati i temi presenti nei quattro referendum, che sono estremamente legati alla disabilità, alla ricerca scientifica, alla libertà di scegliere.
"Non mi interessa se voteranno si o no - spiega da Roma Ileana Argentin, consigliere comunale delegato all'handicap - a me interessa che se qualche disabile vuole farlo possa andare a votare, come tutti gli altri. Cosa che oggi non è possibile fare".
 
E se per i disabili "intrasportabili" il problema permane, gli elettori con problemi di mobilità non dovrebbero avere problemi per recarsi alle urne. L'articolo 29 della legge 104 stabilisce infatti che i Comuni debbano organizzare un servizio di trasporto per facilitare i disabili il raggiungimento del seggio elettorale.
Alcuni esempi...

  • Bologna
    Un servizio di trasporto pubblico con mezzi attrezzati è stato messo a disposizione degli elettori disabili; è necessario però prenotare entro venerdì 10 giugno presso la Cooperativa Società Dolce, tel. 051/6270789, dalle ore 9 alle ore 12. Per i casi più gravi è previsto un servizio di ambulanza, purché si sia in possesso dell'attestazione rilasciata dai medici dell'Azienda USL Città di Bologna. In questo caso le prenotazioni vanno fatte telefonando allo 051/505050, sabato 11
    giugno dalle 8 alle 20 e domenica 12, dalle 8 alle 18.
    Entrambi i servizi sono gratuiti.

  • Milano
    Nelle giornate dei referendum il Comune organizza un servizio gratuito.
    Permette all'elettore disabile di essere accompagnato in taxi alla sede di voto e riaccompagnato alla propria abitazione. Può essere richiesto direttamente all'Ufficio Autopubbliche del Comune di Milano, telefonando il 12 giugno  dalle ore 8 alle 22 e il 13 giugno dalle 8 alle 15 ai numeri 02.88465290/2/4 o per fax allo 02.88465293 o per mail a pasquale.errico@comune.milano.it
    Il servizio è a disposizione dei disabili muniti di idonea certificazione dell'autorità sanitaria competente, che attesti lo stato di disabilità. Inoltre, per i disabili in difficoltà ad accedere alla sala della votazione, è stato inoltre predisposto un servizio di emergenza, con mezzi adatti al superamento delle barriere architettoniche, che risponde la numero verde 800851333.

  • Roma
    Rivolgersi al servizio handicap, tel 06.67105361 o 06/67105258 

  • Cremona
    Il Comune ha istituito un servizio di trasporto ai seggi elettorali per persone disabili impossibilitate a muoversi autonomamente. E' rivolto agli elettori in possesso di idonea certificazione di invalidità (100%) che attesti la disabilità e che abbiano difficoltà a raggiungere il seggio elettorale. I cittadini interessati devono inoltrare richiesta
    telefonica ai seguenti numeri telefoni: 0372/ 407356 oppure 0372/407346 (Ufficio Amministrativo Servizio Handicap di Corso Vittorio Emanuele II n. 42) dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 16 dal 1° giugno al 9 giugno, oppure inviando una richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: area.handicap@comune.cremona.it, comunicandi i propri dati.

  • Ascoli Piceno
    I disabili e gli invalidi civili possono fare una rischiesta, indirizzata al sindaco e spedita per posta, oppure consegnata a mano al protocollo Generale (Piazza Arringo), oppure inviata via fax al numero 0736/298583

  • Modena
    Come di consueto la Croce Blu di Modena, in collaborazione con la cooperativa sociale Oltre il Blu, è a disposizione per
    l'accompagnamento di persone disabili ai seggi per i REFERENDUM SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA di domenica 12 giugno 2005 (dalle 8 alle 22) e lunedì 13 giugno (dalle 7 alle 15).
    Il servizio è gratuito. Per informazioni e prenotazioni, telefonare al 059 343156 - 342424 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00, oppure inviare una email segreteria@croceblu.org

In tutti i Comuni la legge prevede che, per usufruire del servizio, devono essere gli elettori stessi a contattare l'ufficio competente, che organizzerà così le modalità di trasporto del disabile fino al seggio.
Consigliamo di rivolgersi all'Ufficio handicap del proprio Comune: cliccate qui, troverete un elenco di tutti gli sportelli presenti in Italia.

Per conoscere il testo della legge 104, articolo 29, clicca qui.

 
[Francesca Lorandi]

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