Il dottore si definisce papà di Emma ed ha deciso di consultarsi con i collaboratori, decidendo tutti insieme inserire il cane un po' alla volta. E tutti sono così andati "a scuola": Emma per essere addestrata ad interagire con gli utenti e gli operatori per imparare a conoscere il carattere e le esigenze dell'animale.
L'obiettivo dell'esperimento condotto con Emma è chiaro: la comunicazione non verbale che s'instaura tra un cane e i disabili può aiutare queste persone ad avere "un'apertura relazionale", senza farsi troppe illusioni, non esistendo panacee capaci di risolvere questi drammi familiari, ne sono cure miracolose in grado di sconfiggere l'handicap.
Nel centro Zorzetto sono ospitate trentacinque persone con disabilità psichiche e psicofisiche.
L'ingresso di Emma è stata una grande risorsa: lei non parla come molti degli utenti, ma tra loro si è instaurato un rapporto che va al di là dei canoni convenzionali della comunicazione. E grazie alla relazione creata tra loro, anche gli operatori hanno individuato nuove strade da percorrere.
Centro per Disabili Psichici G. Zorzetto, Mestre 0415350758
Stefano Pittarello - stefano@disabili.com