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Sono passati ormai più di venti giorni dall’enorme sciagura naturale che ha devastato il Sud Est Asiatico, e se sono ormai pochissime le speranze di trovare ancora qualcuno in vita, non deve calare l’attenzione su chi al maremoto è riuscito a sopravvivere.
Un pensiero particolare, poi, va alle migliaia di bambini rimasti orfani e che adesso devono combattere contro fame e malattie, le minacce maggiori.
"Probabilmente è stato sottovalutato l'impatto della catastrofe sui bambini" ha dichiarato Wivina Belmonte, portavoce dell'Unicef nelle Regioni colpite dal maremoto, fornendo una stima ancora provvisoria e da verificare, secondo cui i minori sarebbero almeno un terzo dei morti nel maremoto.

In Indonesia, in particolare, morbillo e diarrea acuta costituiscono le più serie minacce alla sopravvivenza dei bambini nei campi per sfollati della Provincia di Aceh: le gravi condizioni igienico-sanitarie nei 115 campi sfollati sorti spontaneamente dopo il maremoto, unite alla bassa copertura vaccinale contro il morbillo e alle difficoltà logistiche incontrate dai soccorsi contribuiscono a rendere estremamente alto il rischio di epidemie.

Come ha riferito in una conferenza stampa a Roma il Rappresentante italiano UNICEF in Indonesia, Gianfranco Rotigliano, “le piogge ininterrotte che hanno trasformato molti dei campi sfollati in pantani invivibili, e le difficoltà nella fornitura d’acqua potabile e di servizi igienici in aree raggiungibili esclusivamente in elicottero, rendono impossibile mantenere le minime condizioni igienico-sanitarie e aumentano esponenzialmente il pericolo di diarrea acuta tra i bambini.
Altissimi sono inoltre i rischi di morbillo, a causa del sovraffollamento e di una copertura vaccinale che non supera il 67%
”.

Dopo la segnalazione di 3 casi di morbillo, l’UNICEF lo scorso 6 gennaio ha avviato un’estesa campagna di vaccinazione nelle aree di Banda Aceh e Meulaboh: le vaccinazioni, iniziate appena 3 ore dopo la segnalazione del primo caso, hanno condotto all’immunizzazione di 1.066 bambini nelle prime 36 ore, cui è stata anche fornita una dose di vitamina A.
L’obiettivo dell’UNICEF, come parte del piano di risposta all’emergenza maremoto, è assistere il Governo indonesiano nella vaccinazione antimorbillo di 575.000 bambini tra i 6 mesi e i 15 anni di vita, somministrando contemporaneamente loro una dose di vitamina A.

Per fronteggiare il problema idrico e igienico-sanitario, a Banda Aceh e ad Aceh Basar l’UNICEF sta agendo su 3 livelli:

  • ripristinare la rete di condutture idriche distrutte dal sisma e dal maremoto;
  • fornire scorte d’acqua potabile e servizi igienici d’emergenza ai campi sfollati sorti spontaneamente;
  • assistere il Governo nella fornitura d’acqua e infrastrutture igienico-sanitarie nei nuovi campi sfollati in cui le autorità programmano di trasferire gli sfollati.

Negli ultimi giorni l’UNICEF ha distribuito a Banda Aceh 4 kit sanitari d’emergenza sufficienti a curare 40.000 persone per un periodo di 3 mesi, 6.000 kit familiari per l’igiene e ha ordinato 1 milione di bustine di sali per la reidratazione orale.
Per sostenere le campagne di vaccinazione ha fornito scorte vaccinali, 57.000 siringhe, contenitori per lo smaltimento di quelle utilizzate, 2.700.000 integratori a base di ferro e 52.000 capsule di vitamina A.
Ha allestito 5 Centri per il supporto nutrizionale che assistono 750 persone e sta inviando 10 tonnellate di UNIMIX, miscela di alimenti ad alto valore nutritivo.
Si sta inoltre impegnando per sostenere la costruzione di servizi sanitari e idrici di emergenza nelle scuole occupate dagli sfollati e programma di fare altrettanto nei nuovi campi sfollati previsti dal Governo.

Numerosi sono, però, gli ostacoli agli interventi umanitari nella provincia di Aceh: dalle difficoltà logistiche per far pervenire gli aiuti in aree in larga parte raggiungibili solo in elicottero, alla mancanza di sufficiente personale sanitario, il 75% del quale risulta irreperibile dopo il maremoto (l’UNICEF sta rispondendo con l’invio di squadre di esperti medici e igienico-sanitari), ad alcuni episodi di mancato rispetto del cessate il fuoco, alle ininterrotte precipitazioni e alle forte scosse di assestamento che continuano a creare panico tra le popolazioni.

Negli ultimi giorni, due Missioni UNICEF hanno perlustrato la costa occidentale, rilevando devastazioni su vasta scala da Banda Aceh a Meulaboh, con la distruzione della maggior parte delle abitazioni e delle infrastrutture, lungo una fascia di territorio che si estende per 2 km dalla costa nell’entroterra: secondo gli ultimi dati, 12 ospedali, 28 cliniche per la maternità, 24 policlinici, 69 avamposti sanitari, 171 ambulatori risultano danneggiati.

In Indonesia, come negli altri Paesi colpiti dal maremoto, le priorità dell’UNICEF sono garantire la sopravvivenza dei bambini, provvedere al ricongiungimento familiare di quelli rimasti soli e alla protezione contro ogni tipo di abuso e sfruttamento, alla terapia del trauma e alla ripresa dell’istruzione.
Oltre a operare nel settore sanitario e per l’accesso ad acqua potabile e servizi igienico-sanitari, l’UNICEF, quindi, ha avviato una serie di interventi:

  • Ricongiungimento familiare e protezione dei bambini: l’UNICEF ha avviato le procedure di censimento, identificazione e ricongiungimento familiare dei bambini e, nei campi per sfollati di Banda Aceh, ha allestito i primi 5 “Child friendly Centers” (su 20 programmati) in cui si svolgono attività di identificazione ma anche di recupero psico-sociale, gioco e attività scolastiche di emergenza, con personale specializzato, ed.
    Nel complesso, l’UNICEF non ha riscontrato un grande numero di bambini soli, probabilmente anche in quanto le famiglie allargate che se ne prendono cura, temendone il rapimento o la sottrazione, non li hanno ancora registrati: risulta dunque importante instaurare un rapporto di fiducia con le comunità locali, al fine di individuare tutti i bambini che necessitano di assistenza.

  • Istruzione e assistenza psicosociale: la ripresa delle attività scolastiche, anche in condizioni di emergenza, è lo strumento più efficace per restituire ai più piccoli un senso di normalità, individuare traumi e sintomi di stress e per tenerli in ambienti sicuri in cui ricevere una prima assistenza e protezione.
    L’UNICEF, per sostenere la ripresa delle attività didattiche e il sostegno psicosociale ai bambini rimasti soli, ha inviato 580 kit scolastici di emergenza - le cosiddette “Scuole in scatola”, contenenti ciascuna materiali didattici e di cancelleria sufficienti a una classe di 80 bambini e un maestro – e 200 kit con materiali ricreativi.
    L’UNICEF sta inoltre valutando con le autorità indonesiane le località in cui allestire le scuole di emergenza, di cui sosterrà le attività mediante l’invio di altre 1.420 “Scuole in scatola”, altri 340 kit di materiali ricreativi e 86 tende-scuola per 6.880 bambini, e sta organizzando corsi intensivi di formazione per gli insegnanti, fornendo assistenza psicosociale agli scolari.
    Le devastazioni nel settore istruzione sono state enormi: una prima valutazione effettuata in 7 degli 11 distretti di Aceh ha rilevato la distruzione di 420 scuole e la morte di 1.200 insegnanti.


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Per maggiori informazioni

Ufficio stampa UNICEF Italia
Tel. 06 47809287/233 – 335 333077
Siti web www.unicef.it - www.unicef.org (con testimonianze e interviste dal campo)


L'Unicef ha lanciato un appello alla Comunità internazionale per raccogliere 81 milioni di dollari in soccorso dei bambini colpiti dal disastro:

  • cc postale 745.000, intestato UNICEF Italia, causale “Emergenza maremoto”.

  • cc bancario 000000505010, intestato UNICEF Italia, Banca Popolare Etica, CIN M, ABI 05018, CAB 12100, causale “Emergenza maremoto”.

  • Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o sito web www.unicef.it.
    · cc postale 995522, intestato UNICEF Italia, causale “UNICEF-La Repubblica, Un aiuto subito per i bambini dell’Asia”.

  • cc bancario 008940000231, intestato UNICEF Italia, Banca Intesa, CIN J, ABI 03069, CAB 05063,  causale “UNICEF-La Repubblica, Un aiuto subito per i bambini dell’Asia”.

  • Banca Monte dei Paschi di Siena:  cc bancario n.°  80001.38 - ABI 1030 -CAB 3200, intestato a “Banca Monte dei Paschi di Siena spa- in favore di UNICEF- pro terremotati dell’Asia”.


[Vera Zappalà]

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