Sono entrati in alcuni negozi del centro. Con fare cordiale hanno chiesto una oblazione per lanno europeo del disabile.
Due persone, una delle quali in carrozzella, ieri hanno provato a raccogliere fondi tra i commercianti bellunesi, cercando di approfittare dellingenuità, della buona fede e della mancanza di informazioni su uniniziativa, lanno europeo del disabile, che coinvolge istituzioni e amministrazioni, ma che soprattutto vuole essere un momento di riflessione e loccasione per promuovere la cultura dellintegrazione e dellaccessibilità.
Non è, sicuramente, motivo per rastrellare denaro.
Si tratta, in effetti, dellennesimo atto di sciacallaggio messo in opera da persone senza scrupoli a cui non è consentito dare alcun credito.
Il Centro di servizio per il volontariato di Belluno invita commercianti e cittadini a non prestare attenzione a simili iniziative il cui unico vero risultato è di screditare il lavoro delle migliaia di volontari quotidianamente impegnati a risolvere problemi grandi e piccoli, nelle case di riposo, negli ospedali, nei centri di assistenza.
Il Csv ricorda inoltre che le campagne di raccolta fondi ufficiali vengono annunciate sulla stampa, nazionale e locale e, soprattutto, ogni cittadino può controllarne la veridicità e lutilizzo dei fondi. Molte associazioni, per finanziare le proprie attività o progetti particolari, utilizzano la formula della vendita diretta di piccoli oggetti, frutta o piante in spazi appositi e facilmente distinguibili.
La maggior parte delle organizzazioni di volontariato, anche le più piccole, dispone di un conto corrente postale o di un conto corrente bancario dove, chi vuole, può effettuare versamenti nel rispetto della massima trasparenza.
Nessuna associazione si permette di fare il "porta a porta" o di fermare le persone per strada per chiedere soldi in maniera generica.
Il Csv ricorda, infine, che qualsiasi associazione chieda fondi per attività o progetti, è tenuta a presentare i bilanci e a spiegare come sono stati impiegati i soldi ottenuti.
Per questo le 70 associazioni che si riconoscono nel Comitato dIntesa aderiscono ad un protocollo di norme per lautofinanziamento.
Linvito è dunque a segnalare eventuali altri casi simili a questo, che ci è stato segnalato dal Centro di Servizio per il volontariato della provincia di Belluno.
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