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Si è celebrata il 21 settembre la XIV giornata mondiale dell'Alzheimer, che prosegue anche durante tutto il fine settimana, con tante iniziative in tutta Italia.
Noi lo abbiamo fatto segnalandovi alcune dei - per fortuna - molti eventi organizzati in tutta Italia, e che abbiamo raccolto nella nostra sezione Agenda.
E poi lo facciamo dando spazio ai due documenti europei che sono alla base della progettualità del movimento Alzheimer a livello europeo.
Il primo è il Rapporto sulla Demenza 2006, pubblicato appunto da Alzheimer Europe, che raggruppa 31 associazioni nazionali in rappresentanza di 27 paesi.
Fotografa la situazione attuale dei 27 Stati membri dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia.
Il totale stimato di persone con alzhaimer nei 31 paesi presi in considerazione è di 6,4 milioni, cifra che sarebbe destinata a raddoppiare entro il vicino 2050. Gli stessi numeri, a livello mondiale, parlano di 24 milioni di malati nel 2006, e una prospettiva di 81 nel 2040.
In Italia, in particolare, nel 2005 i malati erano tra gli 820.462 e 905.713: ciò vuol dire che, in termini percentuali, da noi la prevalenza della demenza è compresa tra l’1,4% e l’1,55% sul totale della popolazione.
Non serve dire molto altro, per rendersi conto di quanto l'Alzheimer sia già oggi una emergenza sociale che richiede interventi lungimiranti della politica.

Il secondo documento infatti, una volta analizzata la situazione attuale e in prospettiva, elenca le priorità del movimento Alzheimer, ovvero la ricetta, vista da dentro, per riuscire ad arginare il fenomeno.
Di seguito vi proponiamo questi punti, come sono formulati nella cosiddetta Dichiarazione di Parigi, del giugno 2006.

  • Riconoscere che la malattia di Alzheimer è una priorità di sanità pubblica, avviare programmi a livello sia nazionale sia europeo e aumentare i finanziamenti per la ricerca sulle cause, la prevenzione e il trattamento della malattia di Alzheimer e delle altre demenze.
  • Incentivare la diagnosi precoce della demenza, promuovendo campagne di sensibilizzazione e includendo la malattia nei piani di studio universitari.
  • Migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro familiari promuovendo azioni di sostegno e servizi di assistenza e aumentando i finanziamenti.
  • Favorire l’autonomia e la dignità dei malati tenendoli informati sulle loro condizioni e aggiornandoli sui progressi della ricerca e dell’assistenza.

INFO:

Le iniziative per la giornata dell'Alzheimer, ne trovate alcune segnalate nella nostra sezione Agenda, le altre a questo link a cura di Alzheimer Italia

Il sito di Alzheimer Europe

Sull'argomento vedi anche i seguenti articoli:
1906-2006, I CENTO ANNI DELL'ALZHEIMER

ALZHEIMER IN UN FILM, PER UNA VITA MIGLIORE

"IL GOVERNO SI OCCUPI DI NON AUTOSUFFICIENZA: SIAMO ALL'EMERGENZA SOCIALE"


[Alberto Friso

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