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E' successo in Calabria e il protagonista è stato il piccolo M. C. che, a soli sei anni, ha occupato il terzo piano del Comune di Diamante, in Calabria, dove si trova l'ufficio del Sindaco.
Un gesto simbolico per chiedere di poter superare le barriere architettoniche che stanno intorno alla sua abitazione.
Il bimbo è affitto da alcune patologie, tra cui l'epilessia e la  tetraparesi spastica, ed è, per forza di cose, completamente dipendente dai genitori nella vita e negli spostamenti e ha un continuo bisogno di assistenza.
Di certo non può fare le scale e sta diventando grande, perciò portarlo su e giù per i 48 gradini della sua casa è sempre più difficile.

Per questo motivo due anni fa la sua famiglia ha deciso di costruire un ascensore esterno all'abitazione.
Ma era, purtroppo, in agguato la legge 907 del Codice Civile sulla "distanza delle costruzioni dalle vedute" che recita così: "Quando si e acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino (1027 e seguenti), il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell'art. 905".
I tre metri ovviamente mancano e non è possibile ottenere nessuna deroga edilizia.
Da due anni il papà del bambino lotta senza alcun successo per risolvere questo ostacolo, che ostruzionismo e burocrazia hanno reso oramai insanabile.
A dir la verità i successi sarebbero arrivati, ma sono stati ignorati.
In tutto questo tempo sono stati presentati tre diversi progetti - anche uno per un ascensore trasparente - e uno di questi è stato approvato - niente di meno - che dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali.
Ma niente da fare: per l'ufficio tecnico del comune di Diamante questo ascensore non va fatto.

Allora che fare?
I genitori hanno deciso di mettersi in gioco completamente e, assieme a loro, anche il piccolo bimbo.
Quanta più stampa possibile è stata chiamata a testimoniare, tutti i media - giornali, radio, tv e internet - sono stati messi in movimento per vincere questa battaglia, anche a costo, come dice papà Vito, di "mettere in prima pagina il piccolo".
Da una settimana circa oramai per la stampa locale la notizia è in primo piano, fra qualche giorno il Tg3 mostrerà la sua casa, che oramai è diventata una palestra riabilitativa con girelli, specchi e poltrone con ruote.
Poi arriverà una lettera aperta al Presidente della Repubblica Ciampi, il Garante dei Diritti e della Costituzione.
Speriamo che la risposta sia concreta.

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