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Parliamo di farmacie.
Che associamo nella mente a "utili", raramente a "sociali", o "solidali".
Vediamo se a fine articolo vi avremo fatto ricredere, parlando di un circuito virtuoso che si è creato negli ultimi anni a Padova, e che coinvolge le 6 Farmacie Comunali, Banca Popolare Etica, oltre alla locale Usl 16, e i missionari Comboniani.
Due in particolare le iniziative di marketing sociale messe in atto da Farmacie Comunali Padova Spa: il più impattante sulla realtà cittadina è quello teso ad agevolare l'accesso alla farmacia e alle cure sanitarie da parte degli immigrati.
Con questo slogan: "Sei straniero? Ricorda che la salute è un diritto". E il seguente sottotitolo, altrettanto importante e a suo modo accogliente: "Anche se spesso il farmaco è a pagamento, in farmacia puoi trovare un professionista che ti offre gratuitamente attenzioni, informazioni, chiarimenti e consigli".
Se qualcuno non si trovasse d'accordo con lo slogan, non dovrebbe rivalersi su questa iniziativa, bensì sul decreto legislativo 286/98, che esplicita come "In Italia ogni uomo, al di là di tutte le distinzioni, ha diritto alle cure mediche".
Questo vale anche per l'immigrato irregolare, senza permesso di soggiorno.
A fronte della firma di una dichiarazione di indigenza, ha diritto a farsi curare come un cittadino italiano, per cure urgenti di pronto soccorso.

Tante informazioni (e queste sono solo alcune) che in moltissimi non conoscono.
Locandine e pieghevoli in italiano, inglese, francese, arabo e tagallo (la lingua parlata nelle Filippine) aiuteranno queste persone a integrarsi in maniera più concreta, considerando che questa campagna è solo un primo passo di un più ampio percorso di educazione alla salute.

Il secondo progetto di solidarietà scavalca invece i confini italiani, per insediarsi a Balsas, in Brasile. In collaborazione con i missionari Comboniani infatti le farmacie comunali stanno finanziando dal 2006 un laboratorio e ambulatorio di medicina bioenergetica per curare gli indios e i più poveri.
Molto particolare il recupero delle conoscenze indigene: infatti non si propone solo la medicina occidentale, ma si cerca di valorizzare lo conoscenze tradizionali degli indios nella diagnosi delle malattie e nell'uso di medicine naturali, preparate con radici, foglie, fiori, cortecce e frutti che crescono nella foresta pluviale.

INFO:

Ci siamo già occupati dell'impegno di Banca Etica con questi articoli:
IDEE VERDI E NUOVA IDEA VINCONO… IN FERTILITA'

DAGLI SMS DEGLI ITALIANI PARTONO GLI INTERVENTI IN SRI LANKA

TRE ANNI DI TRAVERSATA OCEANICA PER PORTARE UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ ALL’AMERICA

[Alberto Friso]

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