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La politica oggi si fa in televisione, ma posso dire una cosa: che nostalgia per la politica fatta in piazza a diretto contatto con la gente.
I leader politici curano sempre più il look, la battuta facile, si rendono falsamente simpatici e parlano sempre meno di programmi, dei veri problemi delle persone. Scuola, lavoro, casa. E quei politici poi che speculano sui malati, disabili, tossici, anziani, sono a mio parere dei veri criminali. Invece, non vedo più nessuno che si incazza …che tristezza, che malinconia…

La globalizzazione poi inevitabilmente costringe a fare i conti con il mondo intero. L’ideologia è ingabbiata e di conseguenza destra e sinistra sembrano sempre più vicine, sempre più uguali. Che nostalgia per il passato (l’ho già detto?). E’ che la mia generazione, quella di chi oggi ha attorno ai quarant’anni, aveva a che fare nell’età adolescenziale coi ragazzi più grandi che scendevano in piazza appassionati, sicuri di dare un senso alla propria vita. E a me, a noi credo, pareva si battessero per gli ideali fondamentali. Se vogliamo, forse anche con un po’ di giovanile presunzione, volevano davvero migliorare il mondo.
Oggi quali sono gli ideali che si vedono? Denaro e successo facile, propinato da questa ‘televisione deficiente’.

E poi ne ho da dire anche anche sulla democrazia, che dovrebbe essere la panacea di tutti i mali, e che in realtà fa solo ed esclusivamente l’interesse dei più, escludendo sistematicamente le minoranze. Certo se pensiamo alle monarchie o alle dittature che negli anni passati ma anche oggi si macchiano di sangue, possiamo dire che la democrazia in confronto è una grande cosa, ma noi dobbiamo andare avanti.

Lo scopo di quanto detto sin qui non è però quello di allontanare la gente dalla politica, anzi! Giunti al conto alla rovescia dobbiamo prendere coscienza che siamo noi a dover decidere: destra o sinistra non sono la stessa cosa, e lasciar scegliere agli altri è sbagliato.

Per concludere io dico: tappatevi pure il naso (come disse uno dei principi del giornalismo il grande Indro Montanelli) ma andate a votare. In questa tornata elettorale poi c’è un motivo in più, finalmente sembra che pure gli impossibilitati a muoversi potranno esercitare il loro diritto dovere: la pubblica amministrazione andrà presso il loro domicilio. E lo dobbiamo a Luca Coscioni, che ci ha lasciato da poco ma che rimarrà sempre nei nostri pensieri.

E tu che ne pensi? Come ti stai avvicinando al 9 aprile? Più speranza che le cose possano andare meglio, o più fastidio? Scrivilo in questo messaggio del forum!

INFO:

Vai a consultare il nostro Speciale 9 aprile - Voto Accessibile

Sulle prossime elezioni vedi anche i seguenti articoli:
CONSIGLI GRATUITI”… AL PROSSIMO MINISTRO DEL WELFARE

DAL GOVERNO ARRIVA L'OK PER IL VOTO A DOMICILIO

NIENTE SPAZIO ELETTORALE PER IL SOCIALE ITALIANO


[Valter Nicoletti]

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