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18mila associazioni di volontariato, radunate in 76 centri di servizio al volontariato (CSV).
Un grande mondo, che rischia improvvisamente di ritrovarsi molto più povero.
Colpa di una sostanziale modifica della legge quadro per il volontariato, la 266/91. Si tratta di una riduzione, tra il 50 e il 75%, dei fondi destinati ai CSV. Proprio pochi giorni dopo che il mondo intero ci ha fatto i complimenti per come l'Italia ha gestito, soprattutto grazie alle migliaia di volontari provenienti da tutto il Paese, il grande evento delle esequie del Pontefice.

Un provvedimento calato sulle teste, minimamente concertato, che di fatto devia il 50% dei fondi verso altri progetti, in particolare per il finanziamento del Servizio Civile Volontario.
E che mina alla base le possibilità di mantenere il volontariato nelle attuali posizioni sociali, come sostiene anche l'europarlamentare Antonio De Poli: 'la modifica dell'articolo 15 della 266/91 ha colto tutti di sorpresa, perchè non è stata concertata nè con le regioni, nè con il mondo del volontariato, nè con altri attori sociali. Non siamo contro il Servizio Civile Volontario, ci mancherebbe. Ma non può sostentarsi depauperando il volontariato.'

In Italia la mobilitazione si sta diffondendo a macchia d'olio. Oggi a Milano dalle 10 alle 17,30 il coordinamento regionale dei Csv ha organizzato un presidio in piazza San Babila, e domani a Roma, con una convocazione straordinaria di tutte le realtà del non profit, alle 9,30 nella sede del Forum permanente del Terzo settore. Al contempo in tutt'Italia si stanno raccogliendo le firme delle associazioni per un appello rivolto alle massime autorità dello stato.

E' stato anche ventilato un clamoroso stop - il primo sciopero in questo settore - delle attività delle associazioni dei Centri per il Volontariato.
A lanciare quest'idea, che per ora resta solo a livello di minaccia, è stato il CSV (Centro Servizio del Volontariato) di Padova, per bocca del Presidente della Croce Verde Giorgio Ortolani: "Non si rendono conto di quanto fondamentale sia il nostro apporto per mantenere in piedi le attività assistenziali? Forse se ci prendessimo un paio di giorni di vacanza...".
A fargli eco il rappresentante dell'AVIS (Ass. Volontari Italiani Sangue), Sergio Zambon: "La nostra attività, volontaria, fa risparmiare lo Stato. I finanziamenti fino ad oggi a malapena hanno coperto le spese per le strutture e i materiali necessari. Senza parlare poi della formazione del volontario."

Il problema è grave, ne va dell'autonomia che le associazioni avevano saputo ritagliarsi anche proprio grazie alla legge varata nel 1991. Si torna indietro di quasi 25 anni... E chi rischia di più la chiusura sono soprattutto le piccole associazioni, che magari svolgono un'attività meno visibile ma ugualmente preziosa per la società.

Va segnalato per altro questo recente intervento (30 marzo) sul volontariato, accreditato al Presidente del Consiglio, e pubblicato da Adnkronos. 'Il terzo settore è in realtà il primo settore in Italia. E' costitutito da milioni di italiani, che per amore degli altri si organizzano in decine di migliaia di associazioni'. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando alla convention di Maurizio Scelli a Firenze, dove ha esaltato il ruolo del volontariato: 'E' la forza della societa'.
Vi terremo informati, sperando che le risposte siano all'altezza delle aspettative che tanti volontari e tanti assistiti si stanno facendo…

Ma ne parliamo anche nel Forum, cercando di rispondere ad alcune domande: cosa ne pensate del volontariato? E' effettivamente la prima forza del paese? Va sostenuto? Voi siete volontari, o beneficiate dell'aiuto di alcuni di loro? La discussione è già aperta!

INFO:

A questo link trovate una lista completa di tutti i Centri Servizi territoriali 

A questo link il documento di protesta firmato da Marco Granelli, Presidente CSV.net

Alcuni articoli che hanno per protagonisti il Centro Servizio per il Volontariato

IL CENTRO SERVIZIO VOLONTARIATO FINANZIA I PROGETTI DEI VOLONTARI 

COME SI AUTOFINANZIANO LE ASSOCIAZIONI?


[Alberto Friso

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