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Il 3 dicembreGiornata Europea delle persone disabili - rappresenta un’occasione importante per lanciare un anno di impegno sul tema della disabilità.
Il 2003 infatti è stato proclamato l'Anno Europeo per le persone disabili.
La Commissione Europea ha enunciato le linee di impegno nella "Dichiarazione di Madrid", che attribuisce a tutte le istituzioni pubbliche e private, ai mass media, alle imprese, alle associazioni e ai singoli cittadini un ruolo nella promozione di un nuovo concetto di disabilità, che vada oltre la considerazione pietistica e riconosca di fatto ai disabili finalmente gli stessi diritti e doveri di qualsiasi altro cittadino, come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Il ruolo del terzo settore e dei mass media
La Commissione Europea affida alle associazioni che rappresentano i disabili il ruolo di ambasciatori dell’Anno Europeo per le persone disabili.
In particolare, recita la "Dichiarazione di Madrid, "le associazioni devono rivolgersi attivamente a tutte le parti sociali più rilevanti, proponendo misure concrete e cercando di stabilire una cooperazione a lungo termine in settori in cui ancora non si fosse creata".

Un compito importante è affidato anche ai mass media per la diffusione di corrette informazioni sulla disabilità e quindi per l’aumento della responsabilità sociale di ogni cittadino: "I mezzi di comunicazione devono creare e rafforzare la collaborazione con le associazioni delle persone disabili, per migliorare l'immagine dei disabili offerta dai mass media. Si dovrebbe potenziare l'informazione sulle persone con disabilità per riconoscere l'esistenza della diversità tra esseri umani".
Inoltre, ai mass media è demandato di superare l’atteggiamento pietistico nel trattare i temi della disabilità e parlare invece dell’apporto positivo che le persone disabili possono dare.

Verso una comunità competente come rete di sostegno
Da quasi vent’anni come cooperative sociali ci occupiamo di riabilitazione di persone che soffrono forme di disagio e da questo osservatorio ci è ormai chiaro come solo una rete formata da ente pubblico, privato sociale, associazionismo e cittadini sia l’unica modalità per passare da una logica assistenzialistica a quella di promozione della salute.
In altri termini, la promozione di benessere fisico e mentale non può prescindere dalla considerazione del territorio come interlocutore privilegiato e irrinunciabile.
In questi anni di lavoro abbiamo constatato che uno dei punti fondamentali e di forza del lavoro di riabilitazione è proprio il collegamento con la comunità locale, attraverso occasioni di incontro e di festa e attraverso gli organi di informazione.
Vediamo che in primo luogo va certamente realizzato un cambiamento culturale in noi stessi che operiamo in quest’ambito: si tratta di un’autoeducazione che dovrebbe tendere a maturare la capacità di lettura e interpretazione dei bisogni reali, individuando al contempo le risorse che possono essere attivate e utilizzate.
In questo senso possiamo considerare il territorio sia strumento sia compito di lavoro, perché da un lato ci permette di promuovere una possibilità di maggior benessere, dall’altro agire in questa direzione significa anche implicitamente educarci a diventare sempre più una comunità ‘competente’.

Chi sta vivendo un disagio o una malattia, ha bisogno di ritrovare una porta d’accesso alla società come cittadino a tutti gli effetti
E’ dunque parte integrante di un corretto processo di riabilitazione, oltre all’intervento specifico e specialistico con la persona, anche il chiamare in causa la società nel suo insieme: il collegamento con il territorio, la promozione delle sue risorse formali e informali, delle sue capacità produttive, sociali, culturali e relazionali costituiscono uno strumento importante per l’integrazione della persona.

Il territorio è pieno di salute e di malattia, e le situazioni di disagio e di sofferenza psichica, come quelle di benessere, appartengono a tutti.

Tiziana Boggian, presidente cooperativa sociale Nuova Idea
Andrea Peruzzo, presidente cooperativa sociale Idee Verdi
Stefano Meneghetti, presidente cooperativa sociale Ideogrammi
Emilio Sollier, presidente Associazione Familiari il Faro

INFO 

Cooperativa sociale Nuova Idea
Tel. 049 8601377
Via Battisti 129 - Abano Terme (PD)
e-mail centropsy@libero.it

Cooperativa sociale Idee Verdi
Tel. 049 8601512
Via Battisti 129 - Abano Terme (PD)
e-mail ideeverdi@libero.it

Associazione di familiari IL FARO
Tel. 049 8601377

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