La riflessione che segue nasce dopo la classico goccia che fa traboccare il vaso.
La vicenda, drammatica, è quella accaduta a Vercelli, dove una pensionata ha ucciso la madre malata di alzheimer, per disperazione.
Ma il vero dramma non è l'episodio in sè, bensì le condizioni in cui versano tante famiglie, dove la non autosufficienza diventa uno stato di vita senza sbocchi.
A firmare l'appello, che sottoscriviamo certamente, è Michele Mangano, presidente nazionale Auser.
La tragica vicenda della pensionata di Vercelli dei giorni scorsi ripropone allattenzione dellopinione pubblica e del Governo lemergenza sociale della non autosufficienza soprattutto delle persone anziane.
Si tratta di oltre 1milione 700mila persone che non ricevono unadeguata e completa assistenza da parte dello Stato e del sistema delle autonomie locali e costringono le loro famiglie a vivere non solo un disagio affettivo e psicologico, ma anche un gravissimo disagio sociale.
Non è possibile che si deleghi quasi totalmente le famiglie ad affrontare un dramma così rilevante.
Occorrono provvedimenti immediati e chiari da inserire nella prossima legge finanziaria.
Lobiettivo primario è quello di potenziare lassistenza domiciliare integrata finanziando adeguatamente lart. 15 della legge 328/00.
Occorre approntare rapidamente una legge nazionale sulla non autosufficienza che agisca sul terreno della prevenzione, dellaccompagnamento e dellassistenza, superando quella vergognosa situazione che vede il nostro Paese come lunico in Europa che non ha una legge così importante per i cittadini anziani e le loro famiglie.
Bisogna intervenire, inoltre, per affrontare in modo serio il problema delle assistenti familiari (cosiddette badanti) che vanno regolamentate, seguite sul piano professionale ed inserite in un sistema integrato dinterventi che miri ad assicurare alle persone non autosufficienti unassistenza adeguata.
Sono tre punti indispensabili per evitare che tragedie come questa accadano ancora.
INFO:
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