Menu

Tipografia

Sapevate che sono state più di 150mila le persone in stato di bisogno, di cui le organizzazioni di volontariato venete si sono fatte carico nel corso dell'anno 2000?
E che di queste Associazioni ben l'85,4% sono iscritte al Registro del Volontariato, contro una media nazionale pari al 75,0%?
La Provincia Veneta con la più alta densità di organizzazioni rispetto alla popolazione presente sul territorio? Belluno.

L'esercito dei volontari veneti ammonta a 500 mila unità, organizzati in 2019 strutture organizzate.
Tanti numeri per un fenomeno sociale importante e meritevole, che viene radiografato dalla Fondazione Italiana per il Volontariato (FIVOL), nella terza rilevazione nazionale del 2001, di cui ora si stanno presentando i risultati calibrati regione per regione, in collaborazione con i rispettivi Assessorati Regionali alle Politiche Sociali.
Dopo il Lazio e l'Umbria, è la volta del Veneto, in occasione di Civitas: è il responsabile della rilevazione, Renato Frisanco, a presentare i risultati della ricerca, cui hanno collaborato 907 Organizzazioni di Volontariato su un totale di oltre 2000.
Dietro i numeri e i grafici che si susseguono sulla lavagna luminosa e le pubblicazioni stampate per l'occasione, si delinea una realtà dinamica ed intraprendente, vivace e radicata in modo capillare in tutto il territorio.

Anche l'Assessore regionale De Poli non può che esprimere la sua soddisfazione: il mondo del volontariato veneto si caratterizza per una propensione a collegarsi ed a integrarsi con enti e servizi pubblici, mediante l'iscrizione al registro del volontariato, stipula di convenzioni, altre forme di collaborazione.
Il relatore si pone di conseguenza questo quesito: si tratta di una deriva di istituzionalizzazione o di una accresciuta maturità operativa e una ampliata capacità di svolgere una funzione pubblica, per quanto sotto l'ombrello delle istituzioni locali?
E quale rapporto con i "professionisti", il personale retribuito che spesso affianca all'interno delle organizzazioni i volontari?
Le domande e le sfide provocate da una lettura attenta dei dati non mancano: come ottimizzare i Centri di Servizio per il Volontariato, primi strumenti di autogestione del settore, ma che devono ancora sviluppare in pieno le potenzialità che offrono in termini di crescita e autopromozione.

Ma dove si spendono i volontari veneti?
Sono sui parametri nazionali o se ne distaccano significativamente?
Anche in questo caso i risultati sono degni di nota: è ancora il settore del Welfare ad essere caratterizzante, e ciò nonostante si registra più che altrove una crescita continua di impegno negli ambiti dell'educazione, dell'aggregazione sociale, della salvaguardia del proprio patrimonio culturale e naturale.

E' comunque un volontariato adulto, e non solo nel senso di maturità di intenti e capacità, bensì anagraficamente: solo il 6% delle Organizzazioni è composto in maniera prevalente da volontari continuativi al di sotto dei 29 anni.
Una sintesi del rapporto di ricerca è leggibile anche in web

INFO

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy