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La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli, ha approvato il finanziamento di 30 progetti, collocati in tutto il territorio regionale, per complessivi circa 5,6 milioni di euro nel 2002 (pari a oltre 10 miliardi di vecchie lire) per interventi relativi al cosiddetto "dopodinoi", cioè all’accoglienza, mantenimento e assistenza di persone con disabilità grave rimasti senza i familiari che ad essi provvedevano.
Lo ha ricordato oggi a Padova, lo stesso Assessore De Poli, durante un incontro che si è tenuto al Caffè Pedrocchi, alla presenza dei rappresentanti del settore sociale delle aziende Ullss del Veneto e delle associazioni dei familiari dei disabili.

L’Assessore ha informato che si tratta del primo provvedimento del genere a livello regionale specificamente indirizzato al futuro dei disabili senza famiglia.
"Un problema - ha detto De Poli - al quale il governo veneto sta dedicando attenzione e impegno e che punta, soprattutto, ad aumentare la presenza e il funzionamento sul territorio di strutture di accoglienza mirate - case famiglia, comunità alloggio, residenze sanitarie assistite - che sostituiscano gli istituti residenziali tradizionali improntati al ricevimento e all'assistenza di decine e, a volte, di centinaia di disabili.
Negli ultimi anni la Giunta veneta si è indirizzata a soluzioni residenziali che ricalchino la tipologia edilizia delle case di civile abitazione - ha sottolineato l'assessore veneto - capaci di accogliere un numero ridotto di persone, garantendo ad ognuno un proprio spazio personale e vita di relazione. Questo provvedimento prosegue con forza su questo cammino, tenendo conto che, da stime nazionali nel Veneto risultano essere circa 255 mila le famiglie con un disabile in casa (su un numero di famiglie venete di 1 milione 699 mila).
Insomma, la Regione - ha concluso De Poli - si sta attrezzando per collocare la residenzialità a favore dei disabili, nel quadro di una specifica e moderna programmazione basata sulle reali esigenze del territorio, nel rispetto della dignità della persona, dei suoi diritti di cittadinanza e della sua situazione esistenziale".
L'assessore ha ricordato che i progetti sono stati presentati entro il termine previsto del 15 giugno e valutati da una apposita commissione.

I progetti finanziati riguardano, in parte, l'acquisto, la ristrutturazione, la locazione di beni immobili necessari all'apertura delle strutture di accoglienza; in parte riguardano invece l'acquisto e la messa in opera di impianti e di attrezzature, compreso l'arredamento, necessari per il funzionamento delle strutture stesse o l'avvio e la prosecuzione per un anno dall'apertura del servizio, delle attività assistenziali, di tutela e di sostegno.
I posti letto che si andranno ad attivare con il provvedimento sono 367.
Il provvedimento si riferisce all'attuazione di quanto previsto dal decreto ministeriale n.470 del 2001, che prevedeva finanziamenti nazionali a questo scopo e che ha disposto due decreti, quello dell'aprile 2002 che ha previsto 3,7 milioni di euro relativi all'anno finanziario 2001 e quello del febbraio 2002 con 1,9 milioni di euro per il 2002. La spesa massima ammessa per progetto è stata di 1 milione di euro.

Le provincie che hanno ricevuto i maggiori finanziamenti per i progetti a favore della "dopo di noi" sono: Padova con oltre 1 milione 881 mila euro, Verona con oltre 1 milione 223 mila euro, Vicenza con oltre 805 mila euro, Treviso con oltre 695 mila euro, Venezia con oltre 683 mila euro, Rovigo con oltre 232 mila euro ed infine Belluno con oltre 76 mila euro.
Per quanto riguarda i finanziamenti destinati alla disabilità l’assessore De Poli ha fatto presente che nel corso del 2001 la Regione ha erogato circa 16 milioni di euro per finanziamenti in contro capitale per la realizzazione di residenze sanitarie assistite e comunità alloggio (derivanti dai fondi nazionali dell’ex articolo 20 della legge finanziaria del 1987) e 1 milione di euro, destinati negli ultimi due anni ai centri diurni educativo occupazionali (Ceod).

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