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Un pozzo, una scuola, l’acquisto di capre o galline per dare inizio a una cooperativa di allevatori, un bacino per la raccolta delle acque piovane. Tanti piccoli progetti proposti dagli stessi abitanti dei villaggi, da realizzare in tempi brevi, ma soprattutto insieme con loro. L’obiettivo è aiutarli a non avere più bisogno di aiuto. Da questa promessa fatta nel 2000 al capo di un piccolo villaggio del Mali ha preso il via l’attività di Alì 2000, Onlus che nel suo nome conserva il ricordo di un bambino di etnia dogon stroncato da un banalissima dissenteria. Per salvare il piccolo Alì sarebbe bastata una semplice soluzione fisiologica.

Da qui nasce l’impegno di Alì 2000, associazione animata da un gruppo di amici, uniti da un’esperienza diretta e coinvolgente vissuta inizialmente nel Mali, nella zona della falesia di Bandiagara, abitata dall’antica etnia Dogon (250mila persone). Un piccolo raggio di azione il loro, che dal Mali si sta ora pian piano estendendo al Niger, paese dove la gente combatte quotidianamente per la sopravvivenza, vittima qual è della carenza di acqua, della malaria, di infezioni polmonari acute, della dissenteria e delle carestie.

Dal 2000 - anno di una prima casuale donazione: una piccola scorta di medicinali regalata a un capovillaggio dogon - ad oggi sono circa una 30ina i progetti che Alì 2000 ha realizzato risalendo la falesia di Bandiagara; una 10ina quelli ora in corso. Prima di tutto la costruzione di pozzi d’acqua e la creazione di scuole, ma anche la formazione di cooperative per l’allevamento di polli o montoni e per la produzione di tessuti, senza dimenticare la costituzione di banche di cereali per fronteggiare le annate di carestia. Tutti microprogetti dal punto di vista economico, ma di grandissimo impatto sulla vita della popolazione locale, chiamata a farsi in prima persona protagonista e artefice delle varie iniziative. Perché è molto più utile aiutare a costruire un pozzo che regalarlo.

Quattro semplici regole sono i cardini della Onlus Alì 2000. Innanzitutto l’impegno personale: chiunque lo desideri può donare non solo denaro, ma anche voglia e tempo di dare una mano. Ma nessun compenso o rimborso spese è previsto per chi si offre volontario: infatti le donazioni sono interamente destinate alla realizzazione dei progetti, mentre tutte le spese di gestione sono coperte con l’autofinanziamento.  In secondo luogo, il pragmatismo, ovvero l’impegno a ottenere con l’aiuto della manodopera locale risultati concreti in tempi brevi e azzerando gli sprechi. Quindi l’aconfessionalità: nessuna fede religiosa o politica, la voglia di fare è l’unico credo di Alì 2000. Infine, la trasparenza, vale a dire l’impegno a pubblicare sul sito internet (www.ali2000.it), in modo chiaro e comprensibile, i bilanci di ogni centesimo donato. Con l’invito - per chi lo desideri - ad andare sul posto a vedere con i propri occhi i risultati. Si tornerà dal viaggio con il desiderio di fare ancora di più.

Info e iscrizioni:
www.ali2000.it
e-mail:
ali2000@fastwebnet.it
LES CLAIRES press office: 02 97374523
 
info@lesclaires.com


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