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Si avvicinano le elezioni amministrative, è il momento di ripensare al rapporto tra istituzioni e associazioni.
Perchè per progettare non basta un soggetto sociale, c'è bisogno di concertazione, di lavoro assieme, e di prospettive condivise da vivere sul territorio. Ponendosi in dialogo in particolare con l'Assessorato alle Politiche Sociali, cui sempre più lo Stato sta delegando poteri decisionali in questo campo, e con i Comuni, cui fanno riferimento diversi servizi, ma che fanno anche sempre fatica a far fronte alle molteplici realtà da sostenere.
Per l'associazione, tra le più importanti del panorama italiano, e una delle più diffuse, un momento importante di riflessione su quanto fatto finora e su quello che ancora manca, i progetti lasciati a metà, o da avviare.

Il documento di cui vi proponiamo in coda all'articolo l'intero file è frutto di una riflessione interna all'ANFFAS del Veneto, ma può essere una buona base di partenza per una riflessione molto più ampia.
In buona sostanza le richieste di intervento riguardano soprattutto

  • il monitoraggio della qualità dei servizi territoriali
  • la formazione degli operatori sociosanitari
  • l'inserimento di nuove figure professionalizzanti
  • l'accompagnamento della famiglia nel periodo prescolare
  • l'inserimento scolastico
  • la gestione del tempo libero
  • l'inserimento lavorativo, da inserire nel Piano di Zona
  • l'età adulta, specie quando viene a mancare il contesto familiare di origine

Se questi sono i punti principali, le preoccupazioni dei familiari delle persone con disabilità intellettiva e relazionale hanno anche altri nomi: il timore per l'applicazione dell'Articolo 14 della Legge Biagi, che rischia di ghettizzare i disabili all'interno delle pur meritorie Cooperative Sociali.
Oppure il Dopo di Noi, con tutto ciò che questo importante aspetto comporta.
La soluzione del "problema" del disabile anziano è ancora tutto da decifrare: ambienti di carattere ospedaliero? Riservati ai soli disabili, o assieme alle altre persone che condividono i disagi dell'anzianità?
E' una delle prossime sfide, che vuol vedere anche l'associazionismo in prima fila. Per dare il proprio contributo di sensibilità e partecipazione, pur consci che la persona con disabilità deve essere presa in carico dall'intera società, non solo da chi per parentela o professionalità le è più vicina.

INFO:

Vi proponiamo l'intero documento, facilmente scaricabile a questo indirizzo.

Di seguito alcuni precedenti interventi dell'Anffas

LETTERA APERTA DELL'ANFFAS AL MINISTRO LETIZIA MORATTI

NIENTE VACANZA PER ALCUNI DISABILI DELL'ANFFAS

ANFFAS - Sede Nazionale
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Tel. 06 3611524
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Numero Verde 800 067067


[Alberto Friso]

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