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Uige, Angola, Africa.
Una città alla ribalta della cronaca in questi giorni per l'epidemia devastante di febbre di Marburg, che sta piegando la resistenza della popolazione.
"L'epidemia continua, anzi è al suo picco: in aprile a metà mese ci sono stati già molti più casi che a marzo - dichiarano i medici di "Medici con l'Africa Cuamm" in un messaggio inviato da Uige. "Sono già morte 200 persone".

Tra queste la dr.ssa Bonino, pediatra del Cuamm che ha pagato con la vita il servizio prestato con umiltà e determinazione alle popolazioni colpite. Perchè l'infezione non risparmia i volontari delle organizzazioni impegnate ad arginare il dramma. In Angola sono impegnate l'Organizzazione Mondiale della Sanità, Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), Medici Senza Frontiere, Medici con l'Africa Cuamm.

"La pressione psicologica è molta: la città si sta svuotando - continuano a riferire i medici da Uige - si parla solo di morte, di funerali, di corpi da rimuovere".

Il dramma della popolazione è doppio, visto che oltre al pericolo di contagio da febbre di Marburg va conteggiato il grave deterioramento del livello di cure e servizi.

"Per garantire una scrupolosa protezione ospedaliera - ribadisce la delegazione di Medici con l'Africa Cuamm di Uige - occorre tanto materiale che costa tanto; tutti lo promettono ma ne arriva poco. Per questo abbiamo bisogno di aiuto".

E ciascuno di noi può darlo. Anche una goccia è sufficiente, come potete capire visitando questa pagina, dove trovate tutte le informazioni necessarie per aiutare i Medici per l'Africa a fare bene il bene che fanno. Anche a nome nostro.


INFO:

Medici con l'Africa Cuamm
via San Francesco, 126
Padova Italy 
tel: 049 8751279-649
fax: 049 8754738 
mail: cuamm@cuamm.org

Non è la prima volta che ci occupiamo dell'attività del Cuamm:
IN AFRICA I DISABILI PSICHICI TRA I PIU' EMARGINATI 


[Alberto Friso]

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