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"Chiamatemi per nome. Non voglio più essere conosciuto per ciò che non ho, ma per quello che sono: una persona  come tante altre".
La voce delle persone con disabilità, le testimonianze dei loro familiari; la loro vita quotidiana fatta anche di tante difficoltà, di barriere - non solo architettoniche - di ogni tipo.
Ma anche della loro voglia di "essere", di essere quello che sono. Persone. In famiglia, al lavoro, nelle relazioni sociali, nel tempo libero...
Questo, soprattutto, emerge da queste tre giornate di Meeting a Montegrotto Terme per l'Anno Europeo delle Persone con Disabilità.
Un evento, di livello nazionale per i temi affrontati, gli alti esponenti delle istituzioni intervenute, locali e nazionali, la forte presenza delle associazioni di disabili e dei loro familiari.

"Come Coordinamento degli assessori regionali - ha dichiarato nelle sue conclusioni Antonio De Poli, Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Volontariato e Non Profit della Regione del Veneto e portavoce del Coordinamento dei colleghi a livello nazionale - ci impegniamo a far nostro e a trasmettere al Governo il memorandum dell'European Disability Forum (Forum europeo delle persone con disabilità) sostenuto dalle associazioni italiane Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione associazioni nazionali disabili), presentato al Governo italiano per la Presidenza dell'Unione Europea del secondo semestre, dove sono indicate le politiche di inclusione sociale e le azioni positive nel campo di tutte le competenze dell'Unione e la legislazione antidiscriminatoria a livello europeo".
Il portavoce del Coordinamento degli Assessori Regionali ha poi promesso il sostegno al rapido recepimento della direttiva europea 78/2000 (sulla "non discriminazione in materia di impiego"), anche con l'attenzione a includere nel testo il principio dell'onere della prova a carico di chi discrimina e il pieno diritto delle associazioni di persone con disabilità e loro familiari di presentarsi in giudizio accanto e per conto delle persone discriminate.
E ancora, altre priorità su cui il portavoce del Coordinamento degli Assessori ha assicurato di continuare a sollecitare il Governo: le nuove modalità di accertamento, un testo unico che accorpi e armonizzi tutta la legislazione in materia di disabilità,  il rifinanziamento al progetto "Dopo di noi" e agli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche, la delega al Governo ai sensi dell'art. 24 della 328/2000 per il riordino degli emolumenti dell'invalidità.
Infine l'integrazione scolastica: "Ci faremo portavoci della proposta delle associazioni di alcune modifiche alla legge sull'integrazione scolastica, anche riguardo gli insegnanti di sostegno".
L'Assessore del Veneto è anche ritornato sulla questione delle risorse, tema emerso in ogni dibattito, qui a Montegrotto: "Le risorse devono essere individuate in modo preciso e devono essere certe - ha detto -, coinvolgendo in modo integrato non solamente  Regioni, Stato ed enti locali, ma anche il mondo economico-produttivo, che non può rimanere indifferente a questi temi".
Infine, De Poli ha assicurato l'impegno delle Regioni all'istituzione dell'advisor, uno strumento concreto di supporto alle attività del Governo ma anche di controllo, una sorta di "garante" che verifichi l'efficacia degli interventi sul territorio.



"Questo Meeting è stato un momento importante, anche per la forte presenza di un soggetto politico fondamentale in tema di politiche sociali per la disabilità, come le Regioni", ha detto Maria Grazia Sestini, sottosegretario al Welfare.
"Ed è una tappa particolarmente significativa di quel percorso di dialogo e confronto con le associazioni avviato da tempo.
In queste tre giornate si sono messe a punto le priorità da discutere al tavolo di lavoro comune, costituito nell'ultima Conferenza Stato-Regioni.

Vogliamo che quest'Anno dedicato alle Persone con Disabilità non sia solo celebrativo, ma porti anche novità significative concrete.
Ci siamo impegnati a riaprire il confronto con le Regioni
- continua la Sestini -, in particolare sui temi della non autosufficienza,  dell'ammodernamento del progetto "Dopo di noi".
Il Governo è disposto a rivedere la legge 68 del 1999 in materia di inserimento lavorativo: comprendiamo,un esempio per tutti, che il vincolo del 7% (ogni 50 dipendenti le aziende hanno l'obbligo di assumerne uno con disabilità) per molti datori è impossibile a causa dei processi produttivi delicati e pericolosi che sono costretti a operare
".
E ancora la Sestini ha parlato di cooperazione sociale: "Credo che in questi ultimi anni sia stata considerata un rifugio per tutti coloro che non riuscivano a essere inseriti in un contesto lavorativo pubblico o privato.
È importante dare maggior impulso alla cooperazione sociale, perché, a mio giudizio, è meglio per un disabile lavorare in una cooperativa con altri 20 disabili piuttosto che stare a casa ad attendere un posto in Comune che forse non arriverà mai.
Per il Governo - ha aggiunto - è indispensabile rimettersi intorno a uno stesso tavolo di confronto e progettazione insieme alle cooperative sociali, alle imprese e agli enti locali per ridefinire le leggi in materia di integrazione lavorativa
".

Anche Franco Bomprezzi, giornalista e portavoce del Comitato Scientifico dell'Anno Europeo delle Persone con Disabilità in Veneto, fa un bilancio molto soddisfacente di questa tre giorni:  "Il terreno costruito in questi tre giorni alle Terme euganee è quello ideale per dare alle associazioni delle persone con disabilità la consapevolezza, non solo nel Veneto, della loro forza e capacità progettuale.
Di questo dovranno sicuramente tenere conto gli amministratori locali e regionali, ma anche il Governo, in una concertazione triangolare che è la premessa necessaria a qualsiasi politica condivisa e quindi realizzabile".
"Niente su di noi senza di noi" è del resto lo slogan ribadito più volte da parte dei rappresentanti delle associazioni presenti a Montegrotto:  "Ora questa dichiarazione si può ancorare a un documento carico di impegni, quello proposto dalle Regioni e condiviso qui a Montegrotto con Governo e mondo delle associazioni".

Si chiude così il primo vero momento di confronto a più voci dell'Anno Europeo della Disabilità, un evento promosso dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto e costruito insieme alle associazioni locali delle persone con disabilità e dei loro familiari, sia nell'individuazione dei temi da trattare che nell'organizzazione concreta.

Oltre 2000 i partecipanti alle tre giornate alle Terme, di cui 1300 da tutto il Veneto e 700 dalle altre Regioni d'Italia.
Di loro 340 i disabili e 160 accompagnatori, e poi responsabili, operatori e volontari delle associazioni e delle cooperative sociali impegnate nell'ambito della disabilità, amministratori politici, operatori dei servizi sociali...
500 gli enti, le istituzioni e le associazioni rappresentate, 60 le realtà associative intervenute ai dibattiti; 60 giornalisti accreditati, oltre 40 le testate presenti...
300 le persone dello staff organizzativo al lavoro in questi giorni per la segreteria, la reception e l'accoglienza, la protezione civile, la sicurezza, i servizi di parcheggio e trasporto, la ristorazione... per far funzionare al meglio l'evento, ospitato all'interno di un'area allestita di 13.000 metriquadri, resa completamente accessibile a tutti in ogni suo spazio.

INFO
www.venetosociale.it

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