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Il Comune di Roma, in collaborazione con la Direzione Generale dei Trasporti della Commissione Europea e il Ministero dei Trasporti Francese, ha inaugurato venerdì 24 gennaio il suo ANNO EUROPEO SULLA TEMATICA DELL'ACCESSIBILITÀ, alla presenza di noti personaggi istituzionali provenienti da vari paesi Europei (Ministero dei Trasporti Finlandese, Olandese, Inglese, Greco, …),  oltre ovviamente alla presenza della Commissione Europea.
In effetti, è iniziato il primo Convegno Europeo del Ciclo di Conferenze "Accessibilità per Tutti", che darà seguito, fra un anno circa, nel mese di dicembre, ad un momento di bilancio su quanto è stato fatto a livello europeo durante l'Anno Europeo sulla tematica dell'Accessibilità.

Il progetto "Accessibilità per Tutti" mira, quindi, a portare a dei risultati concreti, non solo a constatare quanto già esiste.
Oltre alla realizzazione di due Conferenze di dimensione europea, verrà quindi prodotto un vasto materiale di sensibilizzazione e di divulgazione.
In effetti, non si può negare che purtroppo il diritto alla Mobilità è ancora un sogno in molti Paesi europei.
I tre Partner - Comune di Roma, Ministero Francese e Commissione Europea - hanno la volontà di migliorare in modo concreto la situazione, e hanno dato il via ad un progetto europeo di sensibilizzazione, che coinvolga direttamente i cittadini, e che durerà l'intero anno.

L'intervento del Prof. Rodolfo Cattani, Presidente dell'Unione Europea Ciechi, nonché Presidente del Comitato "Universal Access" dell'EDF (European Disablity Forum), riassume molto bene la situazione europea nei confronti della disabilità.
Secondo lui, "la politica dell'Unione Europea nei confronti delle persone disabili deve esplicarsi nello spirito dell'affermazione dei diritti umani e del rifiuto della discriminazione".
È essenziale tener presente il problema della disabilità ogniqualvolta si adottino misure di carattere general, ed attuare misure specifiche per assicurare il godimento delle pari opportunità.

Questo nuovo atteggiamento di fronte al fenomeno della disabilità si ritrova sia nelle politiche europee, sia in quelle della più vasta sfera internazionale.
Le barriere ambientali sono considerate generalmente fattori fortemente limitativi della partecipazione sociale ancor più dei deficit funzionali.
L'eliminazione di tali barriere per mezzo della legislazione, della progettazione per tutti, della realizzazione di idonei interventi di adeguamento e di altri strumenti appare senz'altro come l'elemento chiave per il raggiungimento delle pari opportunità da parte delle persone disabili.

Malgrado ciò, molto resta ancora da fare e nessun Paese ha ancora realizzato una politica che consenta una piena ed efficace incorporazione delle misure riguardanti la disabilità nelle procedure generali di pianificazione, progettazione e costruzione.
Lo scambio di esperienze a livello internazionale può perciò contribuire a migliorare questa situazione.
Le politiche per la disabilità devono permeare tutti gli ambiti e tutti gli aspetti della società.
I governi devono, pertanto, adoperarsi affinché la considerazione della dimensione fenomenologica della disabilità sia presente in tutti i settori dell'azione politica.

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