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Se saltano la metà dei fondi il volontariato rischia di chiudere.
Potremo scordarci un'assistenza di qualità. E' quello che succederà se la modifica della legge quadro sul volontariato verrà modificato, come sarà proposto in questi giorni in Parlamento.
Per capire quali spiragli di trattativa possono esserci abbiamo interpellato Marco Granelli, presidente del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato

 - Come si risolve la situazione che è venuta a crearsi?

"Se c'è la volontà per risolvere la questione lo si può fare. Basterebbe volerlo. Siamo stati a parlarne con il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e con il Servizio Civile, On. Carlo Giovanardi, che si è detto disposto a venire incontro al volontariato, nel momento in cui si discuterà in Senato la modifica della legge quadro".

 - E i cittadini, che sono i primi a beneficiare dell'aiuto fornito dalle associazioni, come possono aiutare i Centri Servizio Volontariato in questa loro mobilitazione?

"Noi prima di tutto abbiamo chiesto che la protesta fosse sostenuta dalle 18mila associazioni, ma il documento e il fax che stiamo spedendo al presidente Ciampi e alle altre autorità è a disposizione. Inoltre invitiamo la cittadinanza a partecipare agli incontri nazionali dove si riaffermeranno i contenuti della campagna."

A questo link trovate tutte le forme di mobilitazione proposte, con i numeri di fax cui inviare le sottoscrizioni, e gli appuntamenti da non mancare, in particolare a Fiuggi a fine Aprile, e a Padova il 7 maggio, in occasione di Civitas.

Questo è il documento di protesta, mentre questo è il fax da inviare alle autorità.

Leggi l'articolo sul rinnovo della 266/91 e le prime reazioni del mondo del volontariato 

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Questo il sito di riferimento del Coordinamento Nazionale Centri di Servizio per il Volontariato


[Alberto Friso]

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