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SPECIALE PARCHI ACCESSIBILI 2010
a cura di Ilaria Vacca

sentiero

PENDENZE

Tra i dati significativi da prendere in considerazione nella valutazione dell'accessibilità di un sentiero va annoverata la pendenza, distinta in pendenza longitudinale (parallela rispetto al senso di marcia) e pendenza laterale (trasversale rispetto al senso di marcia).
Nell'ambito della natura accessibile, i parametri legislativi contenuti nel D.P.R. 24/07/1996, n.503 e D.M. 14/06/1989, n.236 relativi alle pendenze, hanno in realtà scarso
significato; premesso che, più bassa è la pendenza, più il percorso si avvicina alle condizioni di facile fruibilità per tutti, questo dato va in ogni caso considerato contestualmente agli altri, quali tipo e condizioni del fondo, dimensioni, presenza di servizi, zone sosta, e così via.
Va subito chiarito che l'ambito di intervento assume primaria importanza: richiamando la massima attenzione alla tutela dell'ambiente naturale, è fuorviante pensare di
adattare qualsiasi percorso scelto alle esigenze di tutti, anche per aspetti di ordine culturale: il Monte Bianco perderebbe gran parte del suo fascino se fosse possibile
raggiungerne la vetta in automobile.
E' chiaro inoltre come, nel caso di nuova progettazione di un sentiero nell'ambito di un parco urbano o in montagna, esso assuma significato diverso; va considerata comunque la pendenza inferiore al 5%, con previsione di zone sosta, quale percorribile da un'ampia fascia di utenza.
L'altro dato importante, spesso sottovalutato nella progettazione o adeguamento di un sentiero, è la pendenza trasversale, necessaria per evitare il ristagno di acqua nel percorso.
Questo tipo di pendenza, se presente anche lungo brevi tratti di percorso, affatica molto il braccio della persona disabile impegnato a spingere il mancorrente della carrozzina manuale rivolto a valle, ed anche l'eventuale accompagnatore si affatica nel mantenere il controllo della carrozzina.
A titolo indicativo, dato per acquisito che la pendenza laterale deve essere più bassa possibile, essa non dovrebbe superare il 2%.
Una classificazione rigida dei sentieri "pensata" in funzione alla pendenza e rivolta a vari tipi di disabilità va evitata: in molti casi sono stati realizzati e pubblicizzati
"sentieri per non vedenti" o "sentieri per disabili in carrozzina".
Al contrario il parametro pendenza può essere definito quale variabile di una funzione che descrive la fruibilità per un crescente numero di persone, e diviene fondamentale nel caso di descrizione dello stato del percorso necessaria all'informazione rivolta a potenziali fruitori.
In tutte le situazioni per cui l'intervento dell'uomo va mantenuto marginale, assume rilevanza fondamentale l'analisi dello stato dei luoghi e la comunicazione; siamo
nell'ambito della valutazione dell'accessibilità dei sentieri, dove sapere che, ad esempio in una località montana, esiste un sentiero con un tratto di qualche metro con
pendenza importante (10-13%), permette a chiunque, compreso una persona disabile che conosce la propria personalità motoria e il proprio ausilio, di decidere se
affrontarlo o meno. Allo stesso modo in cui chiunque sceglie il tipo di scarpe ed attrezzatura in funzione del percorso scelto - di cui conosce le condizioni - così la
persona disabile decide di utilizzare un tipo di ausilio o un altro (dalla carrozzina elettronica allo scooter a quattro ruote motrici, in grado di superare pendenze ben superiori al 15%), adattandosi in modo diverso all'ambiente, in funzione sì della sua patologia, ma anche dell'informazione che ha a disposizione.
I brevi cenni sopra esposti non intendono proporsi quali parametri tecnici di riferimento per la progettazione di un percorso accessibile o l'analisi di un sentiero, bensì hanno la finalità di esplicare quanto meglio possibile un approccio. In ambiente antropizzato, per lo più urbano, si sollecita in qualche modo il "pretendere" un livello di
accessibilità più elevato possibile e in questi casi il preciso riferimento alla normativa va considerato quale minimum da porsi alla base. In ambiente naturale si muta
atteggiamento più facilmente: spetta all'informazione, realizzata in modo efficace, l'attribuire ai possibili visitatori, la capacità di adattarsi all'ambiente in modo adeguato.


Tratto da:
IL VERDE È DI TUTTI - Schede tecniche per la progettazione e la realizzazione di aree verdi accessibili e fruibili
a cura di Lucia Lancerin
contributi di S. Baldan, L. Fantini, M. Gallo, C. Giacobini, S. Maurizio, S. Von Prondzinski

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