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Come si gioca a ping pong paralimpico, come vengono classificati gli atleti con disabilità, e quali le chance di medaglia per l’Italia ai prossimi Giochi del Brasile

Per la sesta tappa di avvicinamento alle Paralimpiadi di Rio (dopo i nostri altri approfondimenti su atletica leggera paralimpica italiana a Rio 2016
la scherma in carrozzina della squadra italiana  e ciclismo disabili a Rio 2016) ci concentriamo su uno sport troppo spesso trascurato dai media, ma non per questo meno spettacolare: il tennis tavolo paralimpico (in inglese para table tennis), conosciuto anche come tennistavolo o con il nome con cui lo chiamiamo tutti, ping pong.

STORIA E FEDERAZIONI - Il tennis tavolo paralimpico è diffusissimo e molto apprezzato perché può essere praticato da persone con diverse tipologie di disabilità e di una fascia di età molto ampia. Oltre ad essere molto competitivo, possiede una lunga tradizione che lo vide entrare a far parte del programma dei Giochi fin dalla loro prima edizione di Roma 1960. Inizialmente furono ammessi solo atleti in carrozzina, ma la sua evoluzione ha seguito un percorso di inclusione progressiva sfociata con l'allargamento della partecipazione ad atleti con disabilità intellettive e relazionali, oltre alla possibilità di gareggiare in piedi.

L'organo che, a livello internazionale, è incaricato di stabilire i regolamenti ed organizzare le varie competizioni è la ITTF (Federazione Internazionale Tennis Tavolo) mentre, a livello nazionale, tutta l'attività è gestita della FITET (Federazione Italiana Tennistavolo).

LE REGOLE DEL TENNIS TAVOLO PARALIMPICO - Le regole, per quanto riguarda le gare disputate in piedi, sono identiche a quelle del tennis tavolo praticato dai normodotati; discorso a parte meritano gli atleti in carrozzina, per cui sono previste piccole modifiche che toccano alcuni momenti specifici della gara come il servizio o intere specialità come il doppio, dove ogni giocatore non può oltrepassare con nessuna parte del corpo la propria "fetta" di campo costituita dal prolungamento immaginario della linea centrale del tavolo. Esistono, inoltre, situazioni particolari in cui viene assegnato un punto:

- se l'avversario, nel momento in cui colpisce la palla, non mantiene la parte posteriore della coscia a contatto con il sedile della carrozzina;

- se l'avversario appoggia entrambe le mani sul tavolo da gioco prima di colpire la palla;

- se un piede o la pedana dell'avversario toccano il suolo durante il gioco.

LA CLASSIFICAZIONE - La classificazione funzionale, eseguita da appositi enti classificatori riconosciuti dalle Federazioni e dal Comitato Paralimpico secondo il vigente regolamento ITTF, può avvenire attraverso una visita medica che stabilisce la categoria più adatta ad ospitare atleti con potenzialità di movimento degli arti simile. Nel tennis tavolo paralimpico sono previste undici classi, suddivise a seconda della specialità e con grado di disabilità decrescente: le classi da 1 a 5 sono riservate ai cosiddetti sitting (in carrozzina), quelle da 6 a 10 agli standing (in piedi) mentre la classe 11 è riservata agli atleti con disabilità intellettiva/relazionale.
Per avere una panoramica dettagliata vi consigliamo di consultare il regolamento ufficiale FITET a questa pagina.

LA SQUADRA ITALIANA A RIO 2016 - Anche la Nazionale Italiana vanta un'ottima tradizione nel tennis tavolo paralimpico: per forza di cose, non possiamo non ricordare i successi di una vera e propria leggenda come la torinese Patrizia Saccà lungo il corso di una carriera lunga quasi trent'anni, con l'apice raggiunto grazie alla medaglia di bronzo di Barcellona '92. In attesa della definitiva consacrazione della giovanissima stellina Lorenzo Cordua, la presenza di ben 7 convocati testimonia quanto di buono è stato fatto anche negli ultimi anni; pur non avendo un atleta di punta favorito per la vittoria, la squadra azzurra si presenta ai nastri di partenza con buone individualità e una lunga serie di medaglie internazionali, come quelle di Andrea Borgato (due ori agli Internazionali, un argento e due bronzi agli Europei, un bronzo ai Mondiali), Michela Brunelli (due argenti e un bronzo ai Mondiali, un oro, un argento e due bronzi agli Europei), Clara Podda (argento e bronzo Paralimpico, un argento e due bronzi ai Mondiali, due ori, due argenti e un bronzo agli Europei), e Giada Rossi (due bronzi agli Europei). Completano la squadra Raimondo Alecci, Amine Kalem e Giuseppe Vella.



Marco Berton

Nella foto,  Natalia Partyka - Polonia  © • Getty Images

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