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Le regole, le classificazioni e i favoriti a Rio 2016 tra gli italiani in vasca per le prossime Paralimpaidi estive in Brasile

Continuiamo il nostro percorso di avvicinamento alle Paralimpiadi di Rio 2016,  andando a conoscere meglio i regolamenti delle principali discipline sportive presenti ai Giochi, ma anche i nostri atleti azzurri e le chance di vittoria dell'Italia in Brasile. Dopo i nostri appuntamenti con l'atletica leggera paralimpica, la scherma in carrozzina  e il ciclismo disabili, oggi parliamo del nuoto disabil .

LA STORIA - Insieme al paraciclismo, una delle discipline che vede alcuni degli atleti italiani come favoriti alle Paralimpiadi di Rio è il nuoto. A differenza del primo, oggetto di analisi del nostro precedente approfondimento, il nuoto paralimpico ha una storia molto più lunga, tanto da essere presente nel programma ufficiale dei Giochi fin da Roma '60, anno della prima Paralimpiade estiva.

GLI ORGANISMI - A livello internazionale, il nuoto paralimpico è regolamentato da uno specifico settore del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC - Swimming); in Italia, nel 2010, è stata creata un'apposita federazione (la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, ndr) in grado di occuparsi di tutti gli aspetti riguardanti la gestione, l'organizzazione e lo sviluppo dell'attività sportiva su tutto il territorio nazionale.

LE REGOLE - Le regole del nuoto paralimpico sono praticamente identiche a quelle ufficiali della Federazione Internazionale (FINA): possono partecipare alle competizioni atleti con disabilità fisico-motorie, visive e intellettivo/relazionali.
Alcuni adattamenti sono stati studiati per permettere partenze alternative (direttamente in acqua o seduti a bordo piscina) ad atleti con particolari disabilità e l'utilizzo di appositi segnali (come pali per toccare l'atleta in prossimità del muro) per atleti ciechi o ipovedenti, da parte di personale autorizzato (i cosiddetti "tappers"). Per consentire a tutti gli atleti con disabilità visive di gareggiare alla pari, gli stessi sono obbligati ad indossare delle maschere coprenti; altrettanto importante è l'assoluto divieto di avvalersi di protesi in piscina.

LA CLASSIFICAZIONE - La classificazione, così come per tutti gli altri sport paralimpici, avviene secondo rigidi criteri che permettono ad appositi organismi di valutare il livello funzionale di ogni singolo atleta in modo da creare categorie sufficientemente competitive. A differenza di altre discipline, però, la suddivisione funzionale avviene solamente a livello numerico secondo un grado di disabilità decrescente (da 1 a 10); le categorie da 11 a 13 sono quelle riservate agli atleti con disabilità visive (11 per i ciechi, 12 e 13 per gli ipovedenti). Prima del numero identificativo della categoria viene aggiunta una sigla che indica la specialità praticata: S per stile libero, dorso e farfalla, SB per rana e SM per lo stile misto.

L'ITALIA A RIO - La Nazionale Italiana di nuoto sarà la più rappresentata a Rio 2016, con ben 20 atleti partecipanti (equamente suddivisi tra uomini e donne) accompagnati da uno staff tecnico e medico composto da 8 persone. Le maggiori speranze azzurre verranno riposte nella coppia che possiamo definire, senza correre il rischio di esagerare, come la più forte uscita dalle nostre piscine negli ultimi anni: stiamo parlando di Cecilia Camellini e Federico Morlacchi. Partiamo dalla prima: Pluricampionessa Paralimpica, Mondiale ed Europea sui 50 e 100 metri stile libero S11, la ventiquattrenne modenese proverà a ripetere l'exploit di Londra e, perché no, incrementare il proprio bottino di medaglie; parte tra i favoriti anche Morlacchi (classe 1993), che dopo il doppio bronzo di quattro anni fa vuole confermare i progressi che l'hanno portato a salire sul tetto d'Europa e del mondo in più di una specialità. Sono stati proprio gli ultimi Europei, disputatisi a Funchal (Portogallo) lo scorso maggio, a consolidare la consapevolezza della nostra forza: le 43 medaglie conquistate (tredici ori, sedici argenti e quattordici bronzi), arricchite dalle brillanti affermazioni di atleti in rampa di lancio come Arjola Trimi (tre ori, tre argenti e un bronzo conditi da ben due record mondiali nei 100 e nei 200 stile libero S4), Vincenzo Boni (un oro, tre argenti e un bronzo), Arianna Talamona (un oro e due bronzi), Efrem Morelli (un oro) e Francesco Bocciardo (un oro e due bronzi), rappresentano un valore tecnico inestimabile.

Per conoscere l'intera composizione della Nazionale di nuoto, vi invitiamo a consultare il sito della FINP al link seguente www.finp.it


Alla prossima puntata: l'appuntamento con i nostri approfondimenti in vista di Rio 2016 è con il tiro con l'arco paralimpico!

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Marco Berton


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