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aquatibur: panoramica della piscina Divertimento, autonomia ma anche miglioramenti motori tra i vantaggi del nuoto per le persone con disabilità


Nel grande ventaglio di sport per persone con disabilità, parliamo oggi di nuoto. Il nuoto è rinomato essere uno sport completo e salutare, perché abbina l’attività fisica con quella ricreativa, favorisce la salute, la longevità, il benessere fisico e psicologico; ed è anche uno tra gli sport più praticati da persone con disabilità motorie, temporanee o permanenti. Come ricorda Luca Pancalli del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), infatti, “l’acqua è quell’ambiente naturale che, più di altri, è in grado di appiattire le diversità, in cui riusciamo a esaltare al meglio le nostre capacità”.


L’attività sportiva in acqua favorisce nel soggetto disabile miglioramenti motori, cognitivi e di autonomia, sviluppando al contempo un accrescimento della propria autostima. L’acqua possiede delle caratteristiche benefiche a partire dal principio di Archimede che aiuta nell’esecuzione del movimento, superando la forza di gravità; alla pressione idro-statica che migliora la respirazione e il volume del battito cardiaco; alla temperatura dell’acqua (calda) che stimola il rilassamento muscolare e riduce il tono muscolare; alla viscosità dell’acqua che aumenta la resistenza al movimento, influenzando positivamente il lavoro muscolare della persona.

 

A Roma le persone con disabilità possono approcciarsi al nuoto presso il centro sportivo Aquatibur, una struttura accessibile dove fare sport e rilassarsi, a pochi metri dalla Stazione Metro Santa Maria del Soccorso.
L'A.S.D Rari Nantes Nomentano ATI presso la struttura Aquatibur organizza con uno staff esperto di operatori del settore, attività motorie e ludiche rivolte alle persone con disabilità.


La fascia oraria prevista per queste attività, individuali o di gruppo, è quella del mattino o del primo pomeriggio con una frequenza che varia a seconda delle necessità e specificità dal Lunedì al Sabato


In questa struttura i disabili motori, hanno la possibilità di entrare in piscina con il sollevatore che grazie ad un’imbracatura dalla sedia detta “comoda”, permette l’immersione della persona direttamente in acqua. Nel caso di disabilità motorie meno gravi, è possibile accedere sollevatore per piscinadirettamente dallo scivolo con l’apposita sedia a rotelle “comoda”. La temperatura dell’acqua è più calda di quella delle classiche piscine, infatti, per le persone con gravi disabilità, la temperatura non deve essere inferiore ai 28 gradi, poiché il ridotto movimento del corpo non produce sufficiente calore tale da riscaldarsi a dovere con temperature inferiori.

 
L’obiettivo della lezione di nuoto è la continua crescita, ovvero il raggiungimento di tanti piccoli obiettivi di volta in volta sempre più stimolanti, che aumentino l’autostima dell’allievo e lo rendano curioso ed interessato. Non bisogna dimenticare che “ogni persona è un caso a sé, non esiste un metodo prestabilito”. Quindi, l’istruttore segue un percorso base, ma deve essere in grado di variare strategia comunicativa e didattica a seconda della risposta che riceve dall’allievo.
Generalmente si parte da una fase di ambientamento che ha come obiettivi principali l’educazione acquatica e l’educazione respiratoria; per arrivare ad un controllo di più componenti, tra cui l’equilibrio verticale e orizzontale con e senza ausili, la propulsione in esercizi di coordinazione tra le varie parti del corpo, rilassamento, distensione e allungamento muscolare; fino ad una sempre maggiore autonomia acquatica.

 

L’acqua annullando la forza di gravità, livella le differenze motorie. Il nuoto, ritenuto da medici e terapisti una delle migliori attività da svolgere in un percorso di natura riabilitativa, offre qualcosa in più rispetto ad altri sport, anche a livello sociale: la possibilità di rapportarsi o competere ad armi più “pari”.


Per info:
http://www.aquatibur.it/1/festa_di_natale_2014_4621880.html

 

IN DISABILI.COM:

 

Io, che sott’acqua non sono disabile

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Valeria Cocco - Romability

 

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