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Un emendamento presentato in Senato prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro per le scuole paritarie in sui siao iscritti alunni con disabilità


Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia riguardante un emendamento che prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro per le scuole paritarie in cui siano iscritti alunni con disabilità. Tale previsione ha raccolto pareri contrastanti ed ha suscitato qualche polemica. Se è vero, infatti, che è cresciuto il numero degli alunni degli alunni con disabilità iscritti alle scuole paritarie e che la L. 62/00 le individua come scuole pubbliche, prevedendo, che esse debbano accogliere chiunque, compresi gli alunni e gli studenti con disabilità, è pure vero che per alcuni il provvedimento distoglie risorse dalla scuola statale per assegnarli ai privati. Come stanno in realtà le cose?
Le norme attuali di riferimento prevedono una distinzione tra scuole paritarie parificate, paritarie e private. I contributi previsti per le diverse tipologie sono differenti. Nella Scuola Primaria, se l’istituto paritario è anche parificato, avendo stipulato una convenzione con il ministero, l’onere di pagare il docente di sostegno spetta al Miur; se invece è paritario ma non parificato, è in genere beneficiario di un contributo annuale per coprire le spese del sostegno. Gli importi, però, sono bassi, insufficienti al fabbisogno e così succede spesso che la scuola chieda ai genitori di partecipare al pagamento con rette aggiuntive. L’obbligo di accoglienza è stato dunque siglato da una legge, eppure davanti alle carenze economiche o ai ritardi nei rimborsi da parte dello Stato, accade anche che le scuole paritarie possano scoraggiare l’iscrizione di un alunno con disabilità.

L’emendamento presentato in Senato e firmato dal ministro Giannini, dunque, vuole essere una risposta di fronte a questi disagi e vuole fornire alle famiglie un supporto nelle scelte educative riguardanti i loro figli. La ratio di fondo che lo sostiene è quella di consentire l’esercizio del diritto allo studio nel sistema scolastico pubblico, che comprende per legge anche le scuole paritarie. Gli alunni con disabilità iscritti alle scuole paritarie sono circa 12 mila e, pertanto, il provvedimento prevede l’assegnazione di circa mille euro per ciascuna situazione.

Sono due, però, le criticità rilevate: da una parte, infatti, si sottolinea che in questo modo viene sostenuta la crescita delle scuole di fatto private, a discapito del sistema scolastico statale; dall’altra, inoltre, si evidenzia che i 12 milioni sono stati stornati dal fondo per il miglioramento della didattica creato dalla riforma della scuola, anche se il MIUR precisa che si tratta dei risparmi del piano straordinario di assunzioni. Non solo: il MIUR taglia corto affermando che non si può paragonare questa misura ai soldi che ogni anno lo Stato spende per il sostegno nella scuola pubblica, 6 miliardi di euro per gli stipendi dei docenti di sostegno e 2,5 miliardi per progetti vari”.  Nondimeno, però, ricordiamo che il anche il numero degli alunni con disabilità iscritti nelle scuole statali è molto più alto e che le risorse assegnate ad esse continuano ad essere del tutto insufficienti. Basta ricordare, a tal proposito, che dei 120 mila insegnanti di sostegno censiti nel 2015 e necessari al sistema, quasi il 40% è precario. Questo problema, inoltre, non verrà risolto con il concorso che si sta svolgendo in questo periodo; in esso, infatti, non solo la quota delle assunzioni riservata al sostegno è molto piccola, ma in alcuni casi si sta assistendo al fenomeno della mancanza di candidati, essendo stato bandito a pochi mesi dal completamento dei corsi di specializzazione. E’ il caso, ad esempio, della Scuola Primaria in Veneto e Lombardia, dove a mancare all’appello sono centinaia di candidati, impegnati ad ultimare il percorso di specializzazione.

APPROFONDIMENTI
Mille euro per ogni alunno

Sostegno al sostegno

In disabili.com
Le scuole paritarie hanno obbligo di accogliere gli alunni con disabilità

Tina Naccarato

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