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Italia premiata a Vienna per il progetto Zero barriere, ma nelle scuole quelle architettoniche sono ancora presenti

Ci siamo occupati già in passato delle barriere architettoniche ancora presenti nelle scuole italiane e dei disagi che esse comportano a numerosi alunni. Con la buona scuola la situazione non sembra essere cambiata e già nei mesi scorsi l’associazione Tutti a scuola aveva sottolineato in una lettera accorata al Presidente della Repubblica la scarsa attenzione politica alla disabilità.

Qual è la situazione attuale delle scuole italiane? Ancora oggi in un edificio scolastico su due mancano i posti auto riservati ai disabili e uno su quattro non è dotato di almeno un bagno adatto agli studenti con disabilità. Il 70% degli istituti scolastici dichiara di aver attuato accorgimenti finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma in alcune regioni la percentuale si abbassa drasticamente.  Il XIII Rapporto sulla sicurezza, qualità e accessibilità a scuola di “Cittadinanzattiva”, relativo al 2015, attraverso uno studio realizzato in 13 regioni, ha evidenziato che solo metà degli edifici su più piani dispone di un ascensore: nel 12% dei casi non funziona e nel 4% non è abbastanza largo da consentire l’ingresso di una carrozzina. Barriere architettoniche sono ancora presenti nel 18% degli ingressi e dei laboratori, nel 17% delle aule, nel 13% dei bagni, nel 12% delle palestre e nel 6% delle mense. Il 73% delle scuole non ha tutte le aule utilizzabili da un disabile, nel 75% non sono installate attrezzature didattiche o tecnologiche adeguate agli studenti disabili. Dal punto di vista della didattica, invece, tutte le scuole monitorate attuano piani educativi individualizzati.

Come abbiamo già sottolineato, nelle settimane scosse il MIUR è stato premiato a Vienna per la qualità dell’inclusione scolastica. Ha ricevuto un importante riconoscimento dalla Conferenza del “Progetto Zero”, organismo internazionale che ha l’obiettivo di realizzare un mondo con “zero barriere”. La motivazione del riconoscimento è stata la seguente: Esemplare nelle aree dell’innovazione, dei risultati e della trasferibilità, la Legge-quadro n. 104 del 1992 per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità è eccezionale in quanto essa non soltanto prescrive che tutti gli alunni debbano essere inclusi nelle scuole di tutti gli ordini e grado (incluse le Università), sia pubbliche che private, e partecipare pienamente alla vita scolastica, ma soprattutto perché essa è stata applicata in tutto il Paese, che registra pertanto il più alto livello di inclusione delle persone con disabilità nelle classi ordinarie, e gode di un convinto consenso alla piena inclusione a livello nazionale.

Lo abbiamo già detto: ne siamo fieri. E le barriere architettoniche?

Potremmo aggiungere che, sempre in base al rapporto ci Cittadinanzattiva, il 73% delle scuole monitorate è situato in zone a rischio sismico, che il 39% ha uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, che si registrano crolli, carenze importanti nella sicurezza, atti di vandalismo e di bullismo. C’è forse bisogno, pertanto, di impegni ulteriori per una scuola davvero buona.  

APPROFONDIMENTI
Manca l’attenzione alle barriere architettoniche

Zero barriere

In disabili.com
Ancora troppe barriere architettoniche a scuola

Barriere architettoniche e disabilità

Tina Naccarato

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