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Storie di cronaca, appuntamenti ed iniziative in corso nel periodo estivo

Nelle scorse ore è stata diffusa la notizia della condanna a 7 anni di reclusione inflitta all’educatore che nei mesi scorsi abusò ripetutamente di un bambino con autismo di soli 7 anni: con un sussulto di residua dignità ha voluto chiedere perdono e proprio grazie al pentimento mostrato la pena è stata ridotta da 8 a 7 anni. Così leggiamo sui giornali e continuiamo a restare increduli davanti a tanto orrore. Nemmeno le suppliche del piccolo sono riuscite a fermarlo ed ha continuato ad agire indisturbato, a lungo, godendo della piena fiducia dei docenti. Si allontanava col bambino dalla classe, perché? Oltre al fatto che si tratta di una pratica che ha ben poco di inclusività, l’educatore non ha il ruolo di docenza, non può allontanarsi con i bambini, la responsabilità è dei docenti.

Brutta storia, difficile da recepire. Un pugno nello stomaco.

Le cronache ci raccontano però anche altre vicende, per fortuna piene di speranza, di impegno, di cura educativa. E’ il caso per esempio di Samuele, della sua sfida, di quella della sua famiglia, dei suoi compagni e dei suoi insegnanti e terapisti, della volontà di credere alle possibilità oltre le aspettative e così ottenere un diploma oltre l’autismo. Nei limiti delle sue possibilità raggiunge il massimo, così si è espresso il dirigente scolastico della scuola frequentata da Samuele, volendo sottolineare l’importanza dello sguardo speciale con cui guardare gli alunni speciali, ponendo l’attenzione sulla valorizzazione delle differenze e non sulla volontà di normalizzazione.

Proprio su tale attenzione si è concentrato il seminario organizzato a Roma dal Servizio Cei per l’Insegnamento della religione cattolica e dedicato alle strategie per favorire l’accoglienza e la valorizzazione delle diversità nelle scuole. L’incontro ha accolto suggerimenti e proposte per formare gli insegnanti ad uno sguardo adeguato verso alunni con Adhd, dislessia e autismo, con l’obiettivo di condividere buone pratiche per una didattica inclusiva, sviluppando attraverso la creatività didattica percorsi personalizzati che facilitino l’apprendimento e la partecipazione.

Le storie, le vicende, le iniziative riguardanti il complesso mondo dell’autismo, dunque, non vanno in vacanza, come non va in vacanza l’enorme impegno delle famiglie che devono far fronte alle difficoltà ad esso connesse. Proprio nei mesi estivi, anzi, quando le scuole sono chiuse, troppo spesso il carico della cura, anche educativa, è tutto nelle loro mani. Non di rado i genitori di sentono soli o isolati, abbandonati, non supportati in alcun modo. Troppo spesso mancano iniziative sociali e territoriali e troppe restano le carenze nei servizi, anche di base. Si fa strada allora il mondo dell’associazionismo, che in questo ultimi anni sta sempre più assumendo il ruolo di un supporto importante, in queste ed altre situazioni. Le famiglie e gli attori coinvolti, cioè, si prendono per mano, si aiutano, come possono, quando possono e così prendono forma iniziative importanti, significative, utili.

E’ il caso, ad esempio, dell’Associazione Fiori di vetro Onlus , che ha supportato economicamente il progetto La mia vacanza, un’iniziativa riguardante adolescenti ed adulti con autismo. Si tratta di un progetto pilota, nato circa 3 anni fa, centrato sulla consapevolezza che l’abilitazione e la riabilitazione possa raggiungere un livello massimo se adottata in contesti naturali ed ecologici. I ragazzi escono per la prima volta dalla famiglia per un breve periodo e fanno leva sulle proprie risorse. Venendo meno l’assistenza dei familiari, con il supporto di operatori specializzati, nasce una vera e propria identità di gruppo, la consapevolezza dell’altro, emergono funzioni ed autonomie, facendo esperienza dell’emotività condivisa.  
Buona vacanza!

APPROFONDIMENTI
Iniziative per il periodo estivo

Centri estivi per ragazzi con autismo e disturbi generalizzati

Progetto vacane conbambini autistici

Spiagge autism-friendly

In disabili.com
Autismo: quali sono le urgenze non più procastinabili?

Fiori di vetro Onlus

Tina Naccarato

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