Menu

Tipografia

 

discalculia: scolaro fa calcoli alla lavagna Il 20% degli alunni manifesta difficoltà nell'apprendimento della matematica: cosa fare? Anche di questo si è discusso ad Handimatica

Nei primi anni di scuola occorre costruire un percorso di apprendimento che supporti nella scoperta dei significati numerici. Esso rende possibile l'individuazione precoce delle situazioni di difficoltà nell'utilizzo dei numeri, che nel tempo potrebbe rivelarsi come un Disturbo Specifico dell'Apprendimento: la discalculia che, diagnosticata alla fine della terza primaria, riguarda il 2,5% della popolazione scolastica. Diversi studiosi hanno affrontato queste tematiche nel convegno ad esse dedicato all'interno di Handimatica.

D. Lucangeli è intervenuta riflettendo sugli errori intelligenti, partendo dalla considerazione che di fronte all'errore si attivano in genere due tipi di ragionamento: il modello della colpa, prevalente soprattutto in passato, con valenza morale e giudizio valoriale ed il modello del sintomo, della patologia, che presuppone il funzionamento alterato di meccanismi. Entrambi i modelli sono però deboli per l'educazione. Perché, allora, il cervello sbaglia? Possiamo pensarlo come un elaboratore, che interpreta approssimando alla verosimiglianza sulla base della memoria  a lungo termine. L'errore è cioè agito dal cervello, luogo in cui si modificano le informazioni. Esso perciò informa, dice all'insegnante, lo facilita, gli suggerisce cosa fare perché esso non si ripeta. Molti errori, inoltre, sono intelligenti, come ad esempio dui come plurale di due o 5009 inteso come 500-9, in cui si segue un ragionamento, sia pure scorretto. Possono però stabilizzarsi con la reiterazione, divenendo traccia per il cervello, ma anche con la sottolineatura, poiché ogni traccia che venga particolarmente tracciata resta impressa. Come si esce dall'errore, dunque? Vi sono tecniche e strategie specifiche da adottare, con cui essere alleati dei bambini e non dell'errore. Un messaggio di incoraggiamento, ha concluso Lucangeli, vale tanto quanto 89 rimproveri.

G. Stella si è soffermato invece sulle metodologie didattiche. Ancora oggi, ha affermato, vengono attivate metodiche cervellotiche, intrise di nozioni; si apprende comunque, perché gli allievi si adattano, ma spesso ciò non vale per chi ha delle difficoltà. Può cosi capitare di apprendere senza capire o prima di capire. Non è del resto ancora del tutto chiaro come avvenga l'apprendimento ma si possono fare delle considerazioni a partire dall'osservazione. Come si impara a contare, per esempio? Ad un primo livello, fino ai 3 anni, si impara a contare a memoria, apprendendo la sequenza dei numeri per esposizione ripetuta, poi, dai 3 ai 5 anni, si impara a contare anche da … a. L'apprendimento, dunque, avviene in genere per ripetizione, anche se invece la chiave di volta per il successo sono le condizioni di apprendimento spontaneo.

Il bambino con difficoltà nell'apprendimento del numeri arriva in genere alla Scuola Primaria con una scarsa padronanza dei numeri, senza saper contare all'indietro; evita le condizioni dell'apprendimento spontaneo ed in quelle di esercizio, pur ricevendo molte spiegazioni ed istruzioni, si mostra incerto. Cosa fare?

E' necessario svolgere attività di potenziamento, con l'esercizio, allungando i tempi di lavoro, contando sulla plasticità del cervello, correggendo l'errore. Occorre inoltre compensare, facilitando, prevedendo attività che garantiscano il successo, fornendo strumenti, non spiegazioni. E' fondamentale, cioè, che gli alunni vengano messi nelle condizioni di fare, attivando le proprie risorse. Se poi si giunge alla terza primaria ed il sospetto di discalculia viene confermato dalla diagnosi, cosa bisogna fare?

A questa risposta è stato dedicato l'intervento di A. Biancardi, di cui ci occuperemo nelle prossime settimane.


APPROFONDIMENTI

D. Lucangeli: l'intelligenza numerica


In disabili.com

Speciale DSA

DSA e Piani didattici Personalizzati

Tina Naccarato


Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy