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In Sicilia e in Sardegna i docenti non specializzati potranno essere assegnati su posto di sostegno: è polemica

Mancano ormai pochi giorni all'inizio dell'anno scolastico e sono in corso le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole ed alle classi. L'avvio si preannuncia forse più turbolento degli anni scorsi, dal momento che un'operazione straordinaria di mobilità, che ha riguardato molte migliaia di docenti, ha comportato tantissimi trasferimenti in zone molto distanti da quelle attese e, quindi, un malcontento molto diffuso. Non solo: sono numerosi i docenti che hanno riscontrato errori palesi nelle operazioni di mobilità che il MIUR si è mostrato disponibile a sanare solo in parte e solo per alcune fasi dei trasferimenti. Si preannunciano numerosi contenziosi che potrebbero portare a non pochi cambiamenti nel corso dell'anno scolastico.

La situazione ha comportato una ingente richiesta di assegnazioni provvisorie, cioè della possibilità di poter lavorare per l'anno in corso in sedi diverse da quelle assegnate nei trasferimenti. I posti disponibili per tale mobilità temporanea, però, non sono molti e nelle settimane scorse si è cercato di studiare le possibilità utili a risolvere almeno in parte il problema. Ha fatto molto discutere, a tal proposito, un accordo integrativo siglato in Sicilia e Sardegna tra sindacati ed uffici scolastici, che ha suscitato molte perplessità.

Secondo tale accordo, infatti, in presenza di numerose cattedre annuali nel sostegno, una volta accantonati i posti cui hanno diritto i docenti precari in possesso di specializzazione, gli insegnanti in ruolo privi di specializzazione potranno chiedere assegnazione provvisoria sui posti di sostegno eventualmente ancora disponibili. E' doveroso ricordare che il ricorso al personale non specializzato è già previsto dalla normative vigenti, ma generalmente ha riguardato il personale precario e solo nel caso in cui in nessuna graduatoria siano più presenti docenti in possesso del titolo richiesto. Con tale accordo integrativo, invece, tale soluzione potrà riguardare anche i docenti in ruolo, in ogni caso in subordine ai docenti specializzati, pur se precari.

In un primo momento si era addirittura temuto che il provvedimento non tenesse conto della disponibilità di docenti precari specializzati e ciò avrebbe comportato un grave illecito nei confronti dei diritti degli alunni con disabilità. I sindacati si sono però affrettati a chiarire che i docenti in ruolo non specializzati potranno accedere a tale soluzione temporanea solo in presenza di ulteriori posti al netto delle assegnazioni per tutti i docenti precari specializzati.

Le polemiche, naturalmente, non sono comunque mancate ed hanno visto la contrarietà netta dei docenti specializzati, delle associazioni e delle famiglie. C'è chi sostiene, infatti, che la soluzione prospettata non tuteli in alcun modo i ragazzi con disabilità, ma anche chi chiama in causa la continuità didattica, a volte fragilmente mantenuta riassegnando anno dopo anno lo stesso insegnante precario alla classe, e certamente non consentita, invece, da un'assegnazione temporanea della durata di un solo anno. Si teme inoltre che il provvedimento possa minare le regole vigenti in materia, dando luogo ad una deregulation pericolosa.

Anche la proposta sindacale di prevedere corsi di formazione per i docenti non specializzati assegnati temporaneamente su posti di sostegno non ha incontrato alcun favore, apparendo, di fatto, come una nuova forma di riconversione, del tutto estranea al ben più complesso percorso formativo previsto dal DM del 30/09/11. Ancora una volta, infatti, ciò significherebbe negare i diritti degli alunni con disabilità ad avere in classe docenti adeguatamente formati, giungendo, invece, a soluzioni pasticciate prive della qualità formativa necessaria a creare competenze adeguate.

L'anno scolastico, dunque, inizierà ancora una volta con non pochi problemi e anche quest'anno occorrerà vigilare con attenzione affinché i diritti degli alunni con disabilità possano essere affermati.


APPROFONDIMENTI

No a corsi improvvisati
 

In disabili.com

Inclusione scolastica: centralità della formazione
 

Tina Naccarato


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