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casa Il Design for all è un approccio a una progettazione inclusiva di spazi, servizi, ambienti, che si traduce in precise pratiche

Ci scandalizza che al giorno d'oggi ci siano ancora persone che non possono accedere a mezzi di trasporto, ambienti, servizi, comunicazione ed informazione. Siamo tutti d'accordo sul fatto che nessuno dovrebbe essere discriminato al loro accesso, ma purtroppo questo succede. Va detto che non sempre questo è il frutto di un mero menefreghismo delle regole, o, peggio ancora, di volontà di discriminare: la cosa può essere imputata anche a scarsità di conoscenza di informazioni o delle esigenze delle persone, siano esse con disabilità o con bisogni specifici. Per questo motivo sono da favorire tutte le iniziative che abbiano lo scopo di "seminare bene" sul fronte in primis culturale, ma anche tecnico di progettazione e realizzazione inclusivi.


IL DESIGN FOR ALL - Sul fronte della progettazione esiste una filosofia progettuale denominata Design For all, che si pone come obiettivo quello di realizzare ambienti, spazi, servizi per tutti.
Ma perché partire dalla progettazione? Quanto meno per una questione anche di praticità: inserire l'accessibilità tra i principi che guidano l'ideazione di nuovi progetti è senz'altro più semplice che adattarne di già realizzati, cercando di aggiustarli a una accessibilità che non era prevista in partenza.
Sotto il grande cappello di Design for all, rientrano una serie di pratiche volte a progettare in maniera inclusiva gli spazi e gli ambienti, di modo che siano fruibili da tutti, senza distinzione alcuna. Superare quindi il dualismo "anche per persone disabili" è l'obiettivo principe se si vuole rendere veramente inclusiva la società, facendo quel passo mentale che è la soluzione a una prospettiva che ancora ci manca.

UNA VISIONE D'INSIEME - Capire che una progettazione inclusiva è la A di un alfabeto di azioni, è il primo punto di partenza. Va ricordato infatti che non basta progettare un locale, poniamo l'esempio, completamente accessibile, se poi i mezzi di trasporto per raggiungerlo sono completo appannaggio della persona con piene facoltà motorie. Questo esempio per sottolineare come il Design for All non si limita solo alla mera progettazione del mero spazio, ma deve essere visone d'insieme che deve far parte di un progetto più ampio.

UNA GUIDA EUROPEA ALLA PROGETTAZIONE - Come muoversi, dunque, per evitare passi falsi e far sì che le buone intenzioni siano supportate da concrete azioni dai sicuri risultati? Un aiuto interessante arriva dal documento europeo denominato "European Concept for Accessibility. Design for All in progress. Dalla teoria alla pratica", a cura della rete europea Eca - European Concept for Accessibility, coordinata dall'Info Handicap del Lussemburgo,  ora tradotto anche in italiano. Un documento europeo, dicevamo. Da poco disponibile nella nostra lingua (traduzione a cura del Consorzio sociale Coin di Roma), sarà  presto tradotta anche in spagnolo, portoghese e francese. Al suo interno, una serie di dritte che si rivolgono in particolare ai consulenti che approcciandosi al Design for all devono rispondere alle esigenze di accessibilità di amministrazioni pubbliche o imprese private. Allo stesso modo, servirà anche a quanti si stanno avvalendo di un consulente per questo tipo di progettazione. Molti gli spunti interessanti di riflessione che questa guida al Design for all,  liberamente scaricabile, può dare comunque a ciascuno di noi.


AGIRE INSIEME - Oltre ai suggerimenti pratici per rendere concreti i principi del Design for all, è necessario non perdere di vista una cosa che non dovrebbe mai abbandonarci, ovvero il buon senso. Tra i suggerimenti di buon senso che troviamo nel documento europeo, mai prescindere da una cosa che potrebbe sembrare ovvia, ovvero il coinvolgimento degli interessati (siano gli esperti ma anche gli utenti finali) in tutte le fasi del progetto, analizzando in primis la situazione (capire i bisogni degli utenti, richieste…), generando idee (definire i concetti e sviluppare soluzioni), fino alla fase di creazione vera e propria.


ESEMPI DI DESIGN FOR ALL - Nell'esaminare alcune delle caratteristiche che traducono il Design for All in accessibilità e buone prassi, il documento riporta il caso  del Nuovo Centro Amministrativo (NAC) per i servizi del comune, servizi sociali,  biblioteca, dipartimento di polizia, tribunale distrettuale, accademia di arti e musica, ecc in Belgio.  Questi alcuni elementi presenti:

Accessibilità per il pubblico e dipendenti - La struttura è stata realizzata in modo da garantire l'accessibilità alla persona con disabilità, sia essa pubblico o dipendente dello stabile.

Servizi igienici  accessibili - qui sono stati integrati servizi igienici accessibili nei bagni epr uomo e per donna. In alcuni casi solo i bagni accessibili sono disponibili e sono usati da tutti.

Circolazione - Tutte le porte scorrevoli dell'ingresso principale sono ad apertura automatica. Le
porte interne sulle vie di circolazione possono essere azionate automaticamente premendo un
pulsante. Gli ascensori hanno dimensioni maggiori di quanto richiesto dalla normativa e così è semplice la rotazione di 360° in ascensore. Le scale sono dotate di corrimano su entrambi i lati ed è disponibile anche un secondo set di corrimano a livello più basso.

Sicurezza ed evacuazione - Tutte le scale hanno sedie di evacuazione per far uscire le persone con
mobilità ridotta. La formazione sull'utilizzo di queste sedie viene data durante le esercitazioni antincendio.

Banconi, servizi di ricevimento e sale riunioni - Tutti i banconi e i servizi di ricevimento sono progettati in modo da risultare accessibili e utilizzabili sia da parte del personale che dei clienti. Ogni bancone ha un sistema ad induzione magnetica.

Acustica - Un'attenzione speciale va rivolta all'acustica dell'intero edificio. La hall dell'ingresso è un
grande spazio aperto di doppia altezza ma quando vi si entra i suoni sono interrotti.
 

Per approfondire

Il link alla versione in italiano di "European Concept for Accessibility. Design for All in progress. Dalla teoria alla pratica"


IN DISABILI.COM:

ACCESSIBILITA': LA CULTURA DEL "PER TUTTI" CHIUSA IN CASA A DOPPIA MANDATA

PROGETTARE PER TUTTI, LONTANO DALL'UOMO "STANDARD"


Redazione

 

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