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il prototipo di carrozzina Marioway Prodotti che fanno stare bene: piacciono e sono confortevoli. Rinnovare e migliorare l'estetica degli ausili sono il principio di vari progetti. Lo stile riconosciuto all'Italia approda così in nuovi ambiti

"Linee impeccabili", "materiali pregiati", "rifiniture artigianali", "comfort ed eleganza". Sono le definizioni più frequenti quando si presenta un prodotto italiano, come ad esempio un abito, un veicolo, un complemento d'arredo. Qualità esaltate nel nostro Paese e riconosciute all'estero. Design e "Made in Italy" sono concetti che vanno volentieri di pari passo, testimoni di un gusto che non ha confini. E non trova limiti neppure nell'ambito di applicazione. Il risultato è che anche oggetti a prima vista slegati dal concetto di "bello" possono rivelare una particolare attenzione all'estetica. Così, è merito di designer e di intuizioni riuscite se anche nei settori delle carrozzine e dei prodotti medicali si affacciano i primi esempi dallo stile ricercato.
Belli da vedere, e pratici.


Marioway posizione

Non un ausilio, ma uno strumento di integrazione. Con questa idea Mario Vigentini, da oltre 20 anni impegnato in realtà socio-educative della Lombardia, ha dato inizio a un progetto che porta aria nuova nel modo di intendere l'autonomia. Si tratta di MarioWay, e il nome richiama la pedana elettrica a due ruote nota anche come "biga", mossa attraverso un sistema di bilanciamento.

Il nuovo mezzo si allontana dalla classica immagine di carrozzina, non solo per il fatto di spostarsi su due ruote, ma anche perché chi lo usa poggia su una seduta ergonomica, in posizione quasi verticale. A vantaggio del benessere fisico e anche psicologico: "Il disabile non guarda più l'ambiente circostante dal basso, e può relazionarsi con i suoi interlocutori alla stessa altezza", commenta Vigentini. Un invito, dunque, a cambiare prospettiva sulla disabilità. Messaggio rivolto senza distinzioni a disabili e normodotati. Il dispositivo, del resto, potenzialmente si rivolge a tutti quanti, anche a chi non ha problemi di mobilità. Un mezzo, dunque, per tanti "piloti": così Marioway chiusoVigentini chiama gli utenti.
Per il momento, Marioway è ancora un prototipo, ma l'uscita nel mercato è prevista entro la fine del 2015. Le personalizzazioni non mancheranno: "Siccome il prodotto, per funzionare, si basa molto sulle misure di femore e tibia di chi lo guida - descrive l'ideatore - la geometria complessiva è concepita per variare in base al pilota, quasi come se fosse un abito sartoriale". Una soluzione, questa, pensata con il supporto di artigiani lombardi che rappresentano un'eccellenza della meccanica italiana. Il pilota, poi, potrà scegliere tra colori, materiali, tessuti e pellami per rendere esclusivo il suo mezzo, come una moto.

Danilo RagonaIl paragone con il mondo dei motori spicca nel caso dei prodotti dell'azienda Able to Enjoy. A guidarla è Danilo Ragona, designer in carrozzina, con una formazione allo IED (Istituto Europeo di Design) di Torino, e un'esperienza maturata nell'ambito dell'industria automobilistica, in realtà del calibro di Pininfarina e Fiat. Le carrozzine da lui ideate hanno una linea che trasmette agilità: merito dello schienale compatto, e della struttura a tre ruote, due laterali e una piccola su un braccio centrale anteriore. Ampia la scelta di colori, cerchioni, optional. "Gli abiti che indossiamo e gli oggetti che usiamo identificano noi stessi. Una carrozzina non si cambia tutti i giorni, quindi è importante che abbia caratteristiche quali lo stile e la possibilità di personalizzazione - precisa Ragona - Realizzando i miei prodotti, ho sempre pensato di posizionarli non tanto nel mondo del medicale, ma del design. Questo ambito è una carta vincente, perché suscita interesse. Si nota ad esempio tra i giovani e gli atleti in carrozzina, che sono molti". Carrozzina coordinata con sedili di un'auto

Emblematico, in questo senso, l'incontro nel 2012 con Italia Independent, brand fondato da Lapo Elkann, con un catalogo di prodotti caratterizzati dalla creatività e dallo stile "Made in Italy". Il risultato è una carrozzina realizzata con materiali quali carbonio, Alcantara, plastica trasparente, pronta alle più varie combinazioni di colori e grafiche. La carrozzina, poi, si richiude in una borsa. Il prodotto, così, si avvolge di un'aura "glam", e si presta ad abbinamenti con i capi e gli accessori, in particolare gli occhiali, che hanno reso celebre il marchio di Lapo.


schienale per carrozzine Tarta Accessorio, in effetti, è il termine di una categoria imprescindibile nel mondo della moda. E il richiamo da parte del settore delle carrozzine non manca. Ecco così che uno schienale può trasformarsi in un dettaglio di stile, nella forma e nel colore. È il caso di Tarta, realizzato dall'italiana Allmobility: un elemento pronto ad accogliere le personalizzazioni più varie, scelte dall'utente. Vincitore del premio internazionale di design Red Dot, il prodotto si può presentare con diverse grafiche e combinazioni di colori, grazie al servizio di aerografia. La sua particolarità, però, sta nella struttura, che riprende la forma della colonna vertebrale, con una base centrale su cui si applicano doghe e cuscinetti morbidi, secondo le diverse esigenze. A ben guardare, lo schienale sembra tradurre in chiave moderna un'idea comparsa nella moda già nei primi anni del Novecento per opera della visionaria stilista Elsa Schiaparelli: sul suo "abito scheletro" di seta nera avvolgente, infatti, aveva applicato imbottiture a forma di costole e vertebre.

stampelle tompomaTra passato e presente si muove anche un elemento quale il bastone: usato come accessorio per le camminate di un tempo, ora è in disuso, eppure la stampella non potrebbe essere pensata come un suo successore e sostituto, in caso di necessità? Un esempio arriva da Renato Brignone: disabile, amante del trekking, è l'ideatore delle stampelle Tompoma, pratiche e dalla linea innovativa. Leggere grazie all'uso di titanio e alluminio, con la loro forma esclusiva, in particolare a livello del poggia-avambraccio, permettono di spostarsi con meno sforzo e in totale sicurezza. In più si caratterizzano per l'assemblaggio a mano, la disponibilità in diversi colori, e le impugnature in pelle.

Le proposte, dunque, non mancano, e per i designer le possibilità di sperimentazioni estetiche su carrozzine e altri ausili sono ampie. D'altronde, se l'Italia è riconosciuta come Belpaese, è bene continuare a confermarlo.


PER APPROFONDIRE:

Il nuovo corso in Universal Design organizzato da Ied (Istituto Europeo di Design) nella sede di Venezia:

Il video di presentazione di Marioway: http://youtu.be/Sp6ZQlvZuuo


IN DISABILI.COM:

PROGETTARE PER TUTTI, LONTANO DALL'UOMO "STANDARD"

CARROZZINE DISABILI. LA RUOTA SI REINVENTA PER UNA MOBILITA' MIGLIORE


Roberto Bonaldi


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