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La Giunta ha proposto un nuovo regolamento edilizio che prevede interventi per abbattere le barriere architettoniche che impediscono alle persone disabili l'accessibilità nelle attività commerciali

Una Milano senza barriere architettoniche si può? L'anno nuovo in Lombardia inizia all'insegna dei buoni propositi sul fronte disabilità e accessibilità. E' infatti in discussione alla commissione urbanistica il nuovo regolamento edilizio del capoluogo lombardo, stilato dalla Giunta, che prevede obblighi per case ed esercizi commerciali. L'obiettivo: fare di Milano una città veramente alla portata di tutti.

Il nuovo regolamento prevede innanzitutto che, dalla sua entrata in vigore, tutte le attività di tipo commerciale della città debbano dotarsi di adeguamenti necessaria a garantire l'accessibilità di questi spazi a persone disabili, eventualmente installando scivoli o altre soluzioni e dotarsi di campanelli di chiamata.

Qual è quindi lo scenario se il regolamento entrerà in vigore? Finalmente l'accesso a negozi, bar, ristoranti, ma anche teatri, stadi, palestre per chi, spesso  a causa di qualche gradino di troppo o di una porta troppo stretta, è costretto a restare fuori.

L'attenzione alla accessibilità degli spazi riguarderà anche i nuovi edifici in costruzione, che dovranno adeguarsi alle novità, anche in caso di condomini. Stesso dicasi per gli edifici in ristrutturazione, che in corso di lavori dovranno adeguarsi anche sul fronte accessibilità, abbattendo eventuali barriere architettoniche esistenti. Per quanto riguarda invece quegli immobili che non devono essere ristrutturati, l'invito è comunque quello di favorire l'accessibilità ai portatori di handicap, tanto più se, trattandosi ad esempio di condomini, vi abitino persone disabili. Insomma, un cambio di rotta nella prioritaria presa di considerazione delle esigenze pratiche di vita quotidiana di ciascun cittadino.

Le nuove norme, così proposte dalla Giunta, sono il risultato anche del confronto con la Consulta cittadina per le persone con disabilità e la Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità).

Le nuove norme sono ora in commissione urbanistica del comune, prima di passare al dibattito in aula.Se avrà la maggioranza, il nuovo regolamento sarà legge. Sul fronte disabilità e accessibilità, Milano sta quindi pigiando sull'acceleratore. Ricordiamo infatti che il comune ha  indetto un bando  da 40mila euro per enti o associazioni, nell'ottica di garantire la traduzione in Lis (lingua italiana dei segni) in musei  e sportelli pubblici della città.


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Redazione



 

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