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vaccinoLa nota congiunta delle società scientifiche italiane, a seguito della sentenza che ha stabilito un risarcimento per un bambino affetto da autismo

Torna alla ribalta in questi giorni la questione del legame tra autismo e vaccini. Da anni si dibatte sulla esistenza o meno di una correlazione tra somministrazione di vaccini e comparsa dell'autismo, tanto più in questi giorni nei quali una sentenza esemplare del Tribunale del Lavoro di Milano ha stabilito che il Ministero della Salute dovrà versare un assegno ogni due mesi, per tutta la vita, a un bambino affetto da autismo, a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente.

Secondo quanto afferma la sentenza emessa dal giudice Nicola Di Leo, sarebbe "acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia".

Si tratta di una sentenza che ribalta completamente quello che anche negli ultimi anni la scienza continua a ripetere,  ovvero che non esistono nessi causali tra vaccinazione e autismo. Nello specifico, il vaccino al quale era stato sottoposto il piccolo era l'esavalente, somministrato con tre iniezioni nel primo anno di vita, il quale protegge da poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B. La causa contro il Ministero è stata intentata dalla famiglia dopo che al bambino era stata diagnosticata nel 2010 una forma di autismo. Secondo quanto riportano alcuni giornali, nella relazione del medico legale esisterebbe un "poderoso documento riservato della GlaxoSmithKline (la multinazionale produttrice del vaccino, ndr)" sui "cosiddetti side effects del vaccino Infanrix Hexa Sk emersi nel corso della sperimentazione clinica pre-autorizzazione o successivamente, fra l'ottobre 2009 e lo stesso mese 2011. Si tratterebbe di cinque casi di autismo segnalati durante i trial, ma rimasti fuori dalll'elenco di effetti avversi sottoposto alle autorità sanitarie per l'autorizzazione al commercio.

A questo punto è facile l'innesco di un diffuso allarmismo che di certo non aiuta, anzi, portando a scetticismo nei genitori che sempre più spesso decidono di non vaccinare i figli. Cosa del tutto rischiosa che continua peraltro a non essere supportata da evidenze scientifiche sull'esistenza di questa correlazione. In particolare, riporta l'AGI le società scientifiche italiane (Siti, Fimp, Acp, Fimmg) ribadiscono che non c'è alcun legame tra autismo e la vaccinazione esavalente, così come non c'è alcun legame tra la malattia e il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia. Lo fanno in una nota congiunta, in cui viene espressa anche preoccupazione riguardo alla sentenza di primo grado del Tribunale di Milano che ha stabilito un risarcimento per un bambino affetto da autismo. "C'è da augurarsi che il giudizio di Appello possa stabilire la verità in coerenza con quanto indica la letteratura scientifica", si legge nella nota.
Le società scientifiche firmatarie "fanno appello a tutti i genitori affinchè continuino ad aderire con fiducia all'offerta del vaccino esavalente, nell'interesse della salute dei propri figli e di tutta la comunità. Inoltre, ricordano che il vaccino esavalente protegge i loro figli da malattie ancora oggi temibili e mortali. Inoltre sottolineano che "nello scorso anno 5 piccoli lattanti sani sono stati uccisi dalla pertosse tra Marche e Toscana", scrivono. Infine, chiedono al Ministro della Salute di "difendere anche in primo grado le evidenze scientifiche universalmente riconosciute che smentiscono ogni connessione causale tra vaccinazioni e autismo", hanno concluso.


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