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medico e medicinaAlemtuzumab (nome commerciale Lemntrada) è ora disponibile anche in Italia per il trattamento di sclerosi multipla recidivante-remittente

Un nuovo trattamento farmaceutico per la Sclerosi Multipla è stato approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco e della Commissione Tecnico Scientifica di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Il 28 aprile scorso è stato dato l'annuncio che dà il via libera all'utilizzo di alemtuzumab (nome commerciale Lemntrada) per il trattamento di Sclerosi Multipla recidivante-remittente (con malattia attiva definita clinicamente o attraverso le immagini di risonanza magnetica ) negli adulti, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 82 del 9 aprile 2015.

L'efficacia del trattamento sta nella capacità di questo anticorpo monoclonale di agire selettivamente, andando a colpire quelle cellule del sistema immunitario (cellule T e B) presenti nella proteina CD52 che, impazzite, attaccano il sistema nervoso centrale, determinando la demielinizazione, tipica della malattia.
Elemento positivo è inoltre che a questa eliminazione segue poi un ripopolamento delle cellule immunitarie.

Una delle novità principali rappresentate dall'introduzione di questo farmaco è la frequenza di somministrazione, rispetto ad altri trattamenti per la SM: Alemtuzumab viene  somministrato per via endovenosa, con dose di 12 mg/giorno, in 2 cicli di trattamento. Come riporta il sito di AISM, Il ciclo iniziale di trattamento prevede 12 mg/giorno per 5 giorni consecutivi (dose totale di 60 mg), mentre il secondo ciclo, somministrato a distanza di 12 mesi dal primo, prevede 12 mg/giorno per 3 giorni consecutivi (dose totale di 36 mg). Il trattamento deve essere iniziato e supervisionato da un neurologo; inoltre, devono essere disponibili specialisti e attrezzature per la diagnosi e la gestione tempestiva delle eventuali reazioni avverse che possono verificarsi in corso di infusione. L'effetto di queste infusioni dovrebbe prolungarsi per 4 anni.

 A partire dal 24/04/2015 sarà possibile utilizzare, in regime di rimborsabilità SSN, Lemtrada, che è stato inserito dall'AIFA nella Classe H (farmaci ospedalieri), con registro di monitoraggio. Il monitoraggio è un importante strumento per identificare precocemente eventuali eventi avversi. Come indicato nel dossier di approfondimento a cura di Aism,  la persona che inizia il trattamento con questo farmaco, in particolare, deve sottoporsi a esame emocromocitometrico con conta differenziale, la creatinina sierica e l'esame delle urine prima dell'inizio del trattamento e successivamente a intervalli mensili per i 48 mesi  successivi all'ultima infusione, mentre i test di  funzionalità tiroidea dovranno essere eseguiti ogni 3 mesi, sempre per un periodo di 48 mesi  dall'ultima infusione.  È importante che il paziente sia responsabilizzato a rispettare il monitoraggio richiesto e che si  confronti sempre con il suo medico se comparissero  segni e/o sintomi indicativi di un possibile evento avverso.


Considerare l'eventuale passaggio a terapia con  Alemtuzumab in sostituzione ad altre terapie incorso deve essere una valutazione presa in collaborazione con il medico che si occupa del trattamento della malattia. Sono da considerare infatti molti aspetti: dall'efficacia della terapia al momento impiegata, al raffronto tra gli effetti collaterali, oltre allo stile di vita della persona.


Per approfondire, rimandiamo al dossier dedicato, scaricabile dal sito dell'Aism

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Redazione


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