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L'annuncio, nel corso della Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità

Firenze ha ospitato nel weekend scorso la quinta Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità: un appuntamento che ha richiamato più di duemila partecipanti, con sei workshop e otto gruppi di lavoro che si sono confrontati sui temi legati alla disabilità.
Fulcro dell'incontro, la discussione sulla bozza del Programma di Azione biennale per la disabilità, che è stato presentato, dopo  un lavoro di mesi che ha impegnato Governo, associazioni e sindacati, da parte dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

IL SALUTO DI RENZI - Nel corso delle giornate di lavoro, non ha mancato di portare il suo saluto anche il Premier Renzi, che nel suo intervento di sabato, tra le altre cose, ha detto: "La mia presenza qui è finalizzata, soltanto, a dire la grande attenzione, la grande importanza che per il governo riveste questo mondo, che è un mondo di nostri connazionali, concittadini che affrontano difficoltà doppie nella vita quotidiana e che devono essere non accompagnati o aiutati o essere messi in condizione di avere i propri diritti di cittadinanza come tutti, più di tutti". Dopo aver ricordato i punti su cui il Governo si sta impegnando sul fronte disabilità,  e un saluto agli atleti paralimpici, il Premier ha aggiunto: "(…) credo che sia importante accanto al lavoro che stiamo facendo dimostrare che siamo anzitutto compagni di strada, ecco perché ho preferito essere qua senza fare discorsi, ma semplicemente venendo a salutare il Comune di Firenze, la Regione Toscana, l'assessore Funaro, l'assessore Saccardi e naturalmente il ministero per il lavoro che svolge".

IL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA PER SEMPRE
- Sul fronte fondi, il direttore generale per l'Inclusione e le Politiche sociali del ministero del Lavoro, Raffaele Tangorra, ha invece annunciato la vera novità:  con la firma da parte del ministro dell'Economia Carlo Padoan del relativo decreto di riparto, il fondo per la non autosufficienza è diventato strutturale.  Tangorra ha precisato: "Il fondo ha avuto un'innovazione fondamentale: è stato stabilizzato, cioè dura per sempre".

AUMENTI AL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA?
- E proprio in riferimento al Fondo per la Non autosufficienza, ora stabilizzato, non nasconde ottimismo il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Franca Biondelli, rispetto ad un suo possibile ampliamento. Intervenendo alla Conferenza, il sottosegretario ha dichiarto: "Siamo partiti con un fondo completamente azzerato nel 2012 e ora il fondo è stato stabilizzato", ha detto a Redattore sociale. "Può bastare? Sicuramente no, è già stato chiesto l'incremento del fondo (pari oggi a 400 milioni di euro l'anno) e le prime risposte sono positive: probabilmente ci saranno risorse aggiuntive.  "Si sta lavorando per fornire le stesse risposte nelle diverse regioni attraverso i fondi strutturali - ha precisato Biondelli. Con la stabilizzazione si può lavorare per avere risposte uniformi su tutto il territorio nazionale".
Su questa possibilità di rialzao del fondo, è intervenuto anche il Ministro alle politiche sociali Giuliano Poletti, nel suo intervento conclusivo della due giorni fiorentina, affermando: "Nella legge di bilancio 2016 sul 2017 avremo la forza di destinare una quota di risorse importanti". Anche perché, ha specificato, "c'è sempre la possibilità di fare meglio anche quello che si fa bene".

Poletti ha poi risposto a quanti - tra cui la deputata Ileana Argentin - chiedono che i lavori per rendere operativa la Legge del Dopo di Noi vadano avanti. A fronte della approvazione della legge, lo scorso giugno, mancano ancora infatti i decreti attuativi. A questo proposito, Poletti ha assicurato: "I decreti sul Dopo di noi sono in fase di stesura e lo faremo il più rapidamente possibile". Quanto all'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, ha detto che "il nostro compito è quello di rinnovarlo alla sua scadenza".

UN PIANO NON BASTA -
Sulle considerazioni generali della Conferenza, è concreto Vincenzo Falabella, presidente della FISH, quando auspica un Piano, oltre che un Programma. Il riferimento è alla proposta del Programma d'azione sulla disabilità, il documento al centro della discussione della due giorni fiorentina.  "La Fish ha collaborato attivamente ai lavori dell'Osservatorio, fornendo il suo apporto - ha detto Falabella - "Però occorre fare alcune considerazioni politiche e organizzative: mi piacerebbe che da Programma si passasse a Piano, perché il Piano prevede una programmazione delle risorse". Inoltre, ha aggiunto il presidente della Fish, "occorre una cabina di regia che vigili affinché il Piano non rimanga lettera morta". E sull'apertura a un possibile aumento del Fondo per le Non Autosufficienze, Falabella afferma: "Riteniamo che sia un pezzo delle politiche sociali assai rilevante e che si debba iniziare innanzitutto dall'adozione di una condivisa nozione di persone con necessità di sostegno intensivo, differenziato sulla base dell'intensità del sostegno necessario. E di qui partire per fissare livelli essenziali di assistenza e quindi diritti certi ed esigibili in ogni angolo del Paese".
"Ma vi sono anche urgenze che non possono attendere il domani. In questi giorni e in queste ore l'emergenza scuola è drammatica. Per troppi bambini con disabilità la scuola non sta iniziando o sta iniziando in modo discriminatorio: raccogliamo centinaia di segnalazioni di mancata assegnazione di assistenti materiali, di servizi di trasporto, di sostegno didattico. Una violazione di un diritto costituzionale che è inaccettabile e a cui va data risposta qui e adesso."

Allo stesso modo, Pietro Barbieri, portavoce  del Forum del terzo settore è convinto che azioni come l'aumento del fondo per la non autosufficienza siano necessarie ma non sufficienti a promuovere, da sole, quel processo per l'emancipazione delle persone con disabilità, che sembra aver subito un arresto, e che chiama in causa non solo governo ma anche società civile.

Redazione


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