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Allargate le soluzioni alternative al trust e modificato l'articolo sull'emergenza assistenziale, il testo andrà in terza lettura alla Camera per la definitiva approvazione

Con 181 voti favorevoli, 20 contrari e 12 astenuti, l'Assemblea del Senato ha approvato con modifiche il ddl n. 2232 recante disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (quelle per il Dopo di noi). Ora il testo, che già era stato approvato dalla Camera,    essendo stato modificato a  Palazzo Madama, torna alla Camera dei deputati in terza lettura, per la definitiva approvazione.

SOLUZIONE ABITATIVA - Tra le modifiche importanti, che il testo ha avuto in Senato, quelle all'articolo 4, comma 1, paragrafo b nel punto riguardante l'emergenza assistenziale - tra i nodi peraltro principalmente contestati da famiglie e caregiver. Spiega bene Redattore Sociale la modifica: L'articolo inizialmente  prevedeva, nella versione approvata dalla Camera e dalla Commissione del Senato, semplicemente "interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza". Ora invece il testo, con l'approvazione dell'emendamento della senatrice Bignami, dice: "realizzare, ove necessario, in via residuale, e nel superiore interesse delle persone con disabilita' grave, interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamigliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza, nel rispetto della volontà delle persone con disabilita' grave, ove possibile, dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi.
Questa modifica renderà meno "automatica" e più controllata la possibilità di ricorrere a soluzioni di istituzionalizzazione.

IL FONDO - Confermata la dotazione del Fondo (si veda l'art. 3 della legge n° 2232), che dovrà servire a realizzare  interventi  orientati a sviluppare l'autonomia delle persone con disabilità, attraverso programmi di residenzialità come il co-housing "in abitazioni o gruppi - appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali" della casa d'origine. Quanto alle cifre, si tratta di 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni dal 2018, a compartecipazione da parte di regioni, enti locali e organismi del terzo settore.  

NON SOLO TRUST - Il testo ha poi introdotto modifiche su un altro punto "caldo": quello del trust. Si tratta dell'estensione delle agevolazioni fiscali previste per i trust anche alla costituzione di vincoli di destinazione e di fondi speciali, che saranno esenti dall'imposta di successione e donazione.

Il testo tornerà quindi, in terza lettura, nuovamente alla Camera, per l'approvazione definitiva.

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Redazione


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