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martelletto leggeL'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro si appella al Governo

A poco più di una settimana dalla definizione del nuovo ISEE i malumori sul fronte disabilità non mancano. L'allarme è lanciato da più parti, dopo che il nuovo Indicatore ha introdotto la novità dell'inserimento delle le prestazioni legate alla condizione di disabilità, pur se esenti da imposizione fiscale, nel calcolo patrimoniale. Sull'Isee e sulla Legge di Stabilità (imminente la sua approvazione), torna l'Anmil che in un comunicato stampa chiede più equità per le vittime del lavoro e per i disabili. Di seguito il testo:

Rivedere le norme sull'ISEE elaborate dal Governo Monti e migliorare la previsione di adeguamento delle prestazioni per le vittime del lavoro già approvate dal Senato sono le richieste che il Consiglio Nazionale dell'ANMIL riunitosi a Roma rivolge a Parlamento e Governo nell'imminenza del varo della legge di stabilità per il 2014.
"In rappresentanza dei 400.000 iscritti all'ANMIL - sottolinea il Presidente dell'Associazione Franco Bettoni - il nostro Consiglio Nazionale ha inteso rivolgere un appello forte a Parlamento e Governo, pur apprezzando i segnali positivi che sono comunque giunti nella prima fase dell'esame parlamentare della legge di stabilità, con l'obiettivo di sollecitare le forze politiche a compiere un ulteriore piccolo sforzo per conseguire due risultati molto importanti sotto il profilo dell'equità sociale".

"In particolare - spiega il Bettoni - il Senato, nell'accogliere le istanze del mondo imprenditoriale ha previsto una riduzione dei premi assicurativi versati all'INAIL dalle aziende, pari ad un miliardo nel 2014 per arrivare poi ad un miliardo e duecento milioni nel 2016, mentre per quello che riguarda l'adeguamento periodico delle prestazioni per le vittime del lavoro ha previsto uno stanziamento di 50 milioni medi annui. Un segnale certamente positivo, ma che non ci sembra congruo rispetto al fatto che queste prestazioni hanno perso dal 2000 ad oggi oltre il 21% del loro valore ed i 50 milioni porterebbero soltanto ad un modesto recupero di tale perdita. Per questo chiediamo che la somma stanziata venga aumentata almeno fino a coprire il 50% della perdita e che per il futuro le prestazioni vengano adeguate automaticamente".

"Anche sul fronte dell'ISEE - prosegue Bettoni - il Consiglio Nazionale dell'ANMIL, che ha espresso da subito e in modo fermo una posizione fortemente contraria alla previsione introdotta dal Governo Monti (con l'art. 5 del decreto legge 'Salva Italia', convertito con legge n. 214 del 2011) di inserire nell'ISEE anche le prestazioni legate alla condizione di disabilità pur se esenti da imposizione fiscale, ha inteso lanciare a Parlamento e Governo un deciso appello in tal senso. Infatti, sebbene a nostro giudizio l'impianto complessivo dell'ISEE è senza dubbio valido, prevedere l'inserimento anche di queste prestazioni è un atto di enorme ingiustizia che non porta a nulla sul fronte della lotta all'evasione ed alle discriminazioni, con l'unico odioso effetto di mettere in 'concorrenza' persone, con o senza disabilità, che vivono condizioni di grave difficoltà e svantaggio".

"In ogni caso il Consiglio Nazionale dell'ANMIL - conclude il Presidente dell'Associazione - ha già deliberato di impugnare in tutte le possibili sedi giurisdizionali il decreto che ha approvato il nuovo ISEE".


per info:

http://www.anmil.it/

IN DISABILI.COM:

ISEE E DISABILITA': LE NOVITA' E I PUNTI DEBOLI

ISEE: PREOCCUPAZIONE ANCHE DALLA SOCIETA' ITALIANA DEI DISABILITY MANAGER


Redazione


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