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borsello per soldiLe testimonianze di due Comuni che hanno applicato aliquote ridotte a disabili e anziani

Il saldo dell'Imu, da versare entro il 17 dicembre, offre un'immagine dell'Italia costellata da percentuali: sono le aliquote applicate da ciascun Comune in base agli immobili e al loro uso. In questo scenario eterogeneo, spiccano municipi che hanno deliberato agevolazioni per i disabili o per gli anziani ricoverati in istituto. Decisioni prese con la consapevolezza che l'imposta grava sì su tutti i cittadini, ma in particolare su chi, per effetto della disabilità , affronta costi quotidiani ancora più alti. Un punto, questo, sottolineato del resto più volte dai diretti interessati(vedi il nostro articolo su IMU E PERSONE CON DISABILITA': L’OPINIONE DELLA FISH): da parte loro, dopo l'arrivo dell'Imu, non sono mancati appelli e iniziative di sensibilizzazione.

COMUNI VIRTUOSI: VICENZA - Le norme sull'Imu hanno lasciato ai singoli Comuni la possibilità di stabilire agevolazioni, purché entro i limiti fissati a livello nazionale. Così, a Vicenza è 0,20% l'aliquota per le abitazioni principali di famiglie che, tra i componenti, abbiano persone con disabilità grave accertata ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92. «La norma sull'Imu consente di abbassare l'aliquota sulla prima casa fino allo 0,20%. In questo modo, e grazie anche alle detrazioni, risulta che, se si vive in un'abitazione con rendita normale, cioè non alta, alla fine è come se non si pagasse l'imposta», sottolinea Achille Variati, sindaco di Vicenza. E aggiunge: «La quota versata in acconto dalle famiglie con disabili verrà restituita». L'agevolazione riguarda circa 500 famiglie della città .
Per far quadrare i bilanci, l'amministrazione ha stabilito di alzare di due centesimi l'aliquota sulle seconde abitazioni, portandola da 0,96% a 0,98%. «Credo che in una comunità bisogni agire così. Se non è legata da un vincolo di solidarietà interna, non è una vera comunità », commenta il sindaco.
Per arrivare al risultato, non c'è stato un confronto diretto tra amministrazione e famiglie di disabili: «È stato un atto di attenzione autonomo della giunta e del consiglio comunale, portato avanti senza contrasti. Mi pare che questo sia un bel segno, vuol dire che la cultura della vicinanza è forte. Mi auguro che i disabili lo apprezzino». Il Comune di Vicenza ha pensato anche a chi acquisisce la residenza in istituto di ricovero o sanitario per effetto di ricovero permanente: tra questi ci sono in particolare gli anziani. Chi si trova in questa condizione, vede applicata l'aliquota dello 0,40% sull'abitazione posseduta, purché non risulti locata.

COMUNI VIRTUOSI: VENEZIA - «Nella nostra città sono tante le persone anziane e non autosufficienti. Molte di queste hanno invalidità gravi e riconosciute». Così commenta, dal canto suo, Sandro Simionato, vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Venezia. L'amministrazione ha fissato un'aliquota dello 0,2% per le abitazioni principali di disabili riconosciuti gravi, e loro conviventi iscritti nello stato di famiglia. L'agevolazione si applica anche a chi ha un'invalidità civile riconosciuta al 100%, come pure ai ricoverati in lungodegenza per più di otto mesi nel periodo d’imposta e che abbiano ottenuto nello stesso periodo un contributo economico dall’amministrazione comunale. L'aliquota riguarda «diverse migliaia di nuclei, intesi come unico disabile o come famiglie con disabili», precisa Simionato. Per l'abitazione posseduta da anziani o disabili in istituti di ricovero, si è fissata l'aliquota dello 0,3%, a condizione che la casa non risulti locata. Anche in questo caso, si compensano le minori entrate agendo sui secondi immobili: per una serie di edifici si è mantenuta l'aliquota base dello 0,76%, ma in altri casi si è portata all'1,06%. «Per arrivare a queste scelte non abbiamo avuto sollecitazioni da parte dei disabili o dei loro familiari - chiarisce il vicesindaco - Noi abbiamo un rapporto costante con diverse associazioni. Loro hanno ben chiara la politica comunale riguardo alla disabilità , e quindi magari si aspettavano che noi agissimo in questo senso». Una scelta, ribadisce Simionato, attuata dall'amministrazione sulla base delle disponibilità economiche, in maniera consapevole. Certo, i tagli dei trasferimenti statali ai Comuni non lascia tranquilli: «Dai dati e dalle proiezioni risulta che le manovre hanno spinto dappertutto ai rialzi massimi - sottolinea Simionato - Capisco quindi che in Comuni più piccoli, o con situazioni economiche complicate rispetto alla nostra, sia più difficile scegliere la strada delle agevolazioni. Anche noi temiamo che, a causa dei limiti ai trasferimenti, venga il giorno in cui non riusciremo più a garantire i servizi essenziali. Intanto, però, teniamo duro il più possibile. Anche per l'Imu dell'anno prossimo».

COME SI PAGA - Già , si pensa al destino dell'imposta nel 2013. Un'occasione in cui magari mettere a frutto eventuali miglioramenti, sulla base delle osservazioni di quest'anno. Intanto, però, è ancora tempo di conguaglio del 2012: F24 in mano, dunque, per essere in regola con le scadenze. Si può effettuare il saldo anche con bollettino postale: il modello, disponibile gratuitamente negli uffici postali, riporta obbligatoriamente il numero di conto corrente 1008857615, valido per tutti i Comuni. Il versamento si intesta a "Pagamento IMU". Una Struttura di gestione raccoglie i dati contenuti nel bollettino - tra cui importi, codice fiscale, codice catastale del Comune - e accredita poi le cifre alle amministrazioni.


PER APPROFONDIRE:
Dipartimento delle Finanze

IN DISABILI.COM:

IMU DISABILI: COS'E' E COME SI PAGA

IMU: NIENTE ESENZIONE PER DISABILI E ANZIANI RICOVERATI


Roberto Bonaldi



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